Mirror Reaper dei Bell Witch è un’opera monolitica di Doom Metal che domina il resto dei loro coetanei in 83 minuti. Nato dal dolore della scomparsa di Adrian Guerra (membro fondatore della band, deceduto prima di completare il disco), Mirror Reaper offre un ritratto sonico indigente della band nelle loro profondità più assolute.
Ogni singola nota sembra una voragine di emozione, abbastanza profonda da cadere a capofitto. Le voci torcenti di Guerra, registrate prima della sua morte, offrono una luce che fa da guida verso l’accettazione attraverso la disperazione.
6. Elder – Reflections of a Floating World
Quello che la maggior parte dei musicisti Stoner tende a dimenticare è quanto possa essere divertente da suonare, quando una band è particolamente affiatata.
Reflections on a Floating World degli Elder è un’immersione di testa nel rock psichedelico anni 70, con la giusta e doverosa dose di culto dei Black Sabbath. Gli assoli e i riff sono talmente curati e articolati da far sembrare il trio di Boston dotato di qualche potere telepatico, capaci di armonizzare un disco profondo e divertente.