E’ stato un anno particolare per il Metal. Molto Sperimentale, poco Old-School.
La vecchia scuola ha ceduto il passo alla nuova. Molti mostri sacri hanno sfornato buoni album, seppur con qualche segnale di affaticamento; altri invece, come Mastodon e ElectricWizard, hanno preferito limitarsi al compitino, sfornando un album floscio e poco creativo, giusto per rispettare le scadenze contrattuali.
Intendiamoci, sono comunque due ottimi album, se fossero dischi di una band alla prima pubblicazione, ma stiamo parlando di gente che è al settimo/ottavo disco in carriera, ci vuole innovazione. O perlomeno criterio. Scusate lo sfogo.
A farla da padrone, in questo 2017, è stata l’avanguardia, composta principalmente da psichedelia e contaminazione. Un vasto uso di elettronica, tonalità basse ed effettistica ha avuto la meglio sui puristi del metal classico, sebbene qualche stoica vecchia gloria riesca comunque a portare avanti la bandiera Old School degnamente.
Ecco quindi i dieci album migliori di quest’anno per quanto riguarda il Metal.
Violento e Conflittuale, Wrong One to Fuck With dimostra che dopo oltre 25 anni, la formula brutale dei Dying Fetus funziona ancora. Il doppio Pedale e i riff di chitarra di precisione chirurgica, uniti al growl da orco di John Gallagher, spazzano via l’ascoltatore per 50 minuti di violenza alla vecchia maniera.
Come detto precedentemente, sono poche le vecchie glorie capaci di stare al passo coi tempi. I Dying Fetus sono tra le prime file. E hanno intenzione di starci ancora parecchio.