La lista aggiornata dei film che dividono il pubblico, secondo Metacritic
Metacritic ha stilato una classifica sulla percezione negativa di cinquanta pellicole piuttosto recenti, da cui possiamo estrapolare i casi più salienti di film che dividono il pubblico, per constatare come il gusto del pubblico si sia evoluto, e quale sia la direzione critica che stiamo imboccando.
La controindicazione alla verosimilità della lista è il criterio con cui è stata elaborata: si tratta infatti di un incrocio di dati basato sul numero di recensioni ed espressione di gradimento del pubblico. I risultati vanno letti con un certo distacco, nonostante siano un eccellente spunto di riflessione.
I dieci film che dividono il pubblico negativamente
Premettiamo che la lista comprende titoli che non sorprenderanno nessuno, salvo rari casi. Ciò che risulta interessante è il loro posizionamento, sintomo di conferme per quel che riguarda l’accoglienza di certi registi, tematiche e scelte stilistiche.
10. Birdman, Alejandro González Iñárritu (2014)
Film che dividono il pubblico
L’imprevedibile virtù dell’ignoranza figura al quarantaseiesimo posto della classifica dei film che dividono il pubblico secondo Metacritic.
Riggan è un attore tramontato, le cui gesta cinematografiche vengono ricordate per la saga di Birdman. Vive perseguitato dal suo alter ego alato, che lo istiga a concepire le azioni più arroganti, solo perché la gente si è dimenticata di cos’è capace.
Nonostante la sinossi possa essere riduttiva, Birdman è a tutti gli effetti il manifesto perfetto della nostra epoca cinematografica.
Girato come un unico piano sequenza, il film è un viaggio nella psicologia di un attore che potrebbe rappresentare lo stereotipo della straniazione artistica contemporanea.
Riggan è un attore di dubbio talento, rimasto solo col proprio alter ego, organizzando manifestazioni teatrali al limite del grottesco, per la boriosità con cui gonfia la propria importanza sul piano professionale.
Si entra in merito alle dinamiche più controverse del mondo dello spettacolo odierno, sia teatrali che cinematografiche, in un mondo in cui gli spettatori sono rimpinzati di cinecomics e reboot, e gli attori perdono la bussola.
Quel che resta a Riggan è di elevarsi sopra la marmaglia inconsapevole delle pene sopportate da un eroe del grande schermo.
Il bivio a cui si trova un artista, tra il ritorno al passato o l’accettazione del suo presente, è l’indizio principale per decodificare il messaggio del film, che mira a criticare il punto di non ritorno a cui è arrivato il cinema odierno.
Per lo stile, il soggetto, le scelte di montaggio, il film ha suscitato più approvazioni che critiche, ma tra coloro che lo hanno sminuito, si fa notare la teoria che il film in realtà non sia il caso cinematografico tanto eclatante che il pubblico ha definito.