Una delle più importanti canzoni tradizionalmente legate alle festività natalizie è senza dubbio Jingle bells.
John Lennon, Michael Bublé, Mario Biondi, Mariah Carey e moltissimi altri cantanti hanno inciso brani e album natalizi. Ogni anno le loro canzoni originali e cover riempiono di musica il mese di Dicembre tra nevicate, abeti addobbati e fette di panettone. Ma colui che, nonostante molti non ne conoscano il volto e il nome, ci fa compagnia ogni Natale è James Pierpont, l’organista americano che nel 1857 ha composto Jingle bells.
Nato a Boston nel 1822, figlio di un pastore protestante, James partì appena quattordicenne per arruolarsi in marina. Tornò ventunenne e tentò di trovare un lavoro adatto alle proprie capacità. Aprì un negozio che vendeva merce ai cercatori d’oro, ma fallì in poco tempo. Successivamente provò a dedicarsi alla fotografia senza grandi risultati.
Trovò infine la sua strada nellacomposizione e nell’insegnamento musicale. Il suo strumento preferito era l’organo.
Anche durante la guerra civile americana, mentre combatteva tra i confederati, compose diverse canzoni da far cantare alle truppe.
Pierpont scrisse il suo brano più famoso nel 1857. Il titolo era One horse open sleigh e la canzone fu eseguita in concerto per un’importante festività. Ma non si trattava del Natale. La canzone fu suonata per la prima volta in occasione della festa del Ringraziamento.
Successivamente, in virtù del successo ottenuto, fu replicata in occasione di una festa di Natale e da quel momento venne per sempre associata al 25 Dicembre. Il suo autore cambiò poi il titolo in Jingle bells.
Il significato della canzone per Pierpont non aveva dunque nulla a che fare con il Natale. All’epoca infatti la slitta trainata da cavallo nei periodi innevati era un mezzo di trasporto abbastanza comune. E in alcune zone venivano organizzate anche delle gare su questo mezzo.
Secondo Kyna Hamill, docente della Boston University e vicepresidente della Medford Historical Society, Jingle Bells non è affatto una simpatica canzoncina per bambini, ma un brano che parla di bevute, di slitte e di donne.
“Now the ground is white
Go it while you’re young,
Take the girls tonight
And sing this sleighing song”
Un inno al libero divertimento, un inno al cogliere l’attimo, un inno di festa che, secondo la Hamill, può esser visto come un atto di sfida nei confronti del padre reverendo, con il quale James aveva un pessimo rapporto.
Sarebbe dunque una taverna di Medford il luogo in cui la celebre canzone ha preso vita. La cittadina del Massachusetts era in quei tempi nota per il rum e proprio per le corse delle slitte.
I cittadini di Savannah, in Georgia, sostengono invece che la canzone sia stata composta proprio nella loro città, nella quale viveva il fratello del compositore.
Nonostante la sua strana storia, Jingle Bells rimane oggi, a distanza di 160 anni, una delle canzoni natalizie più popolari al mondo. Forse il significato che aveva in origine era completamente diverso, ma il risultato raggiunto è comunque eccezionale.