I 10 film di Natale della Scimmia

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3. Babbo Bastardo, di Terry Zwigoff (2003)

Film di Natale
Babbo Bastardo

Babbo Bastardo, una produzione dei fratelli Coen, è un  film antibuonista, scorretto, perfetto rivale di tutte le produzioni che ogni anno vengono trasmesse in tv o escono nel periodo natalizio nei sale dei cinema.

La vicenda narra la storia di Willie, un alcolista autodistruttivo, un fallito, schiavo di ogni vizio, fumatore incallito e costantemente alla ricerca di  facili rapporti sessuali. Un relitto umano che ogni anno nel periodo natalizio va a lavorare come Babbo Natale in costume, nei grandi supermercati americani, insieme al socio Marcus vestito da elfo. Ogni anno la notte di Natale secondo un piano che ripetono con un efficcienza sorprendente, rapinano le casseforti del supermercato per poi darsi alla fuga e vivere di rendita fino all’anno successivo con i soldi rubati.

Ogni anno la stessa routine, se non fosse che con il passare del tempo Willie peggiora sempre di più abbandonandosi a una vita priva di ogni controllo e responsabilità. Con l’arrivo del Natale si preparano a un nuovo colpo, Willie ancora una volta darà sfoggio della parte peggiore di sè, ma è in arrivo una svolta, un cambiamento. L’insensibile Willie sembra voglia mollare, influenzato dalla sua nuova fiamma e da un bambino ossessionato da Babbo Natale che lo segue ovunque vada, tenendogli compagnia ogni volta che può.

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Una pellicola dall’umorismo nero, volgare, caustica e irriverente, perfettamente intepretata da uno sfacciato Billy Bob Thonrton che riesce a immedesimarsi in maniera perfetta e assurda in un personaggio che non farà a meno di strapparvi qualche risata. Un film senza pretese, ma indubbiamente originale, in perfetta opposizione alle commedie natalizie a cui ci hanno abituato.

A cura di Francesco Russo

 

4. American Psycho, di Mary Harron (2000)

Film di Natale
American Psycho

Il film ideale per entrare nel mood natalizio.
Ambientato in una gelida New York anni ’80, il film è la trasposizione dell’omonimo romanzo capolavoro della letteratura postmoderna firmato Bret Easton Ellis.
Patrick Bateman, interpretato da un grandioso Christian Bale, è la perfetta incarnazione dello yuppie di Wall Street di quegli anni: un giovane laureato ad Harvard, affascinante, ricco, che lavora a Wall Street ma che è circondato da persone vuote e superficiali come lui. Una fidanzata ricca e attraente, per cui non prova alcun sentimento, e dei colleghi la cui più importante preoccupazione è quale capo firmato indossare o in quale ristorante lussuoso andare a mangiare.

Una delle più grandi aspirazioni di Bateman, ad esempio, è riuscire a prenotare un tavolo al Dorsia, il ristorante più esclusivo di New York frequentato dal suo idolo, Donald Trump. Il film racconta la quotidianità di Patrick Bateman svelando mano a mano i suoi demoni e le sue ossessioni da sociopatico schizzofrenico. Ad una vita virtuosa di giorno, Patrick alterna infatti una condotta depravata di notte tra locali notturni, droga e prostitute. La sua discesa verso la pazzia è lenta ma inesorabile, e lo condurrà in un vortice di violenza e depravazione prodotto e simbolo dell’alienazione sociale e del nichilismo che appartiene al gruppo sociale di cui fa parte.

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Sebbene il film sia sensibilmente più soft del ben più cruento libro, la regista Mary Harron è riuscita nel difficile compito di portare su pellicola un romanzo assai complesso e sofisticato; ricco di dialoghi interiori e di interminabili disquisizioni sull’abbigliamento, regala diverse sequenze veramente degna di nota (come la scena del biglietto da visita, o l’omicidio di Paul Allen). Da ricordare anche la grande prova di un giovanissimo Jared Leto, che interpreta il collega più invidiato dal nostro american psycho

Non vi resta che guardare questo film e prenotare un tavolo al Dorsia per capodanno.
Se ci riuscite…

A cura di Luca Valentini

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