Le 10 migliori interpretazioni di Samuel L. Jackson

Ripercorriamo insieme la carriera del grande Samuel L. Jackson

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Le 10 migliori interpretazioni di Samuel L. Jackson

4. Django Unchained, Quentin Tarantino (2014)

Le 10 migliori interpretazioni di Samuel L. Jackson

Django (Jamie Foxx) è uno schiavo nero che è stato liberato dal dottor King Schultz (Christoph Waltz) che di professione fa il cacciatore di taglie. Tra i due scatterà una collaborazione per catturare i più pericolosi malviventi. Ma la preoccupazione più grande di Django è ritrovare sua moglie Broomilda (Kerry Washington). Dopo varie ricerche si viene a scoprire che Broomilda lavora come schiava nella sontuosa villa di Candyland, dove il padrone è Calvin Candie (Leonardo Di Caprio). Tarantino ci delizia ancora una volta con la sua violenza eccessiva ed i suoi dialoghi studiati. La scena a tavola dove Clavin Candie armeggia con il teschio di un uomo è divenuta celebre in seguito perché Di Caprio si tagliò la mano mentre giravano. L’attore non si fermò e continuò a recitare, donando un tocco orrifico alla scena e sul volto dell’attrice Kerry Washington. Sono eccezionali anche le interpretazioni di Jamie Foxx e Christoph Waltz, un duo esplosivo. Ma veniamo al festeggiato: Jackson interpreta un ruolo tanto divertente quanto assurdo, lo schiavo Stephen. Stephen è il servitore personale di Candie, che venera il suo padrone ed il primo nero della storia ad odiare i neri esattamente come i bianchi in quell’epoca. All’interno del film c’è anche un cameo di Franco Neri ed una piccola parte per il regista Quentin Tarantino.

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3. Jungle Fever, Spike Lee (1991)

Le 10 migliori interpretazioni di Samuel L. Jackson

Terza posizione per un altro lavoro di Spike Lee, una collaborazione importante per la carriera di Samuel L. Jackson. Flipper è un architetto di successo, sposato con una bambina. Il padre di Flipper è un pastore e suo fratello Gator (Samuel L. Jackson) è un tossico dipendente che fa uso di crack. Purtroppo un giorno Flipper decide di tradire la moglie con la sua segretaria, una ragazza di origini italiane. Si confida con un amico con i sensi di colpa e l’amico non tiene la bocca chiusa. Ma lo scandalo vero e proprio non è il tradimento, ma il fatto che sia andato a letto con una ragazza bianca. Sullo sfondo della storia seguiamo anche le vicende del fratello Gator, continuamente a caccia di soldi. Spike Lee parla della società come solo lui sa fare. Porta sullo schermo, senza censure, le differenze culturali che popolano l’America, la chiusura del pensiero sulle coppie miste. Per quanto riguarda l’interpretazione di Jackson, non si è mai visto in un ruolo così. Si cala completamente nella parte e per questo lavoro riceve un premio al Festival di Cannes nel 1991, come migliore attore non protagonista. Jungle Fever è dedicato a Yusef Hawkins, un ragazzo afroamericano ucciso in circostanze assurde: mentre andava a comprare una macchina nuova, si ritrovò in un sobborgo italo-americano; qui una ragazza stava discutendo con il suo fidanzato e vedendo passare Yusef disse che era il suo amante per farlo infuriare. Gli amici del fidanzato lo seguirono e lo uccisero con un colpo di pistola. Lasciatevi guidare da Spike Lee per conoscere più profondamente la società americana.

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