Steven Spielberg, uno dei registi più amati e conosciuti della storia del cinema oggi compie 71 anni.
Classe 1946, primogenito di genitori ebrei (Arnold Spielberg e Leha Posner Spielberg) suo padre un ingegnere elettronico mentre sua madre una pianista. La sua passione per il cinema risale alla tenera età di 7 anni, quando “dirigeva” i familiari in cortometraggi realizzati con una 8 mm. All’età di 11 anni girò il suo primo cortometraggio che fu The Last Train Wreck del 1957, dove due treni giocattolo si scontrano.
I diversi trasferminenti che il giovane Spielberg ha dovuto affrontare, a causa della sua appartenza etnica, gli fecero conoscere il dolore della discriminazione, inoltre le continue e frequenti assenze del padre furono motivo di grande sofferenza e amarezza. Non a caso in molte pellicole del regista le difficoltà nelle relazioni tra adulto e bambino e tra genitori e figli saranno temi ricorrenti.
Una volta diplomato, inizia a frequentare l’Università statale della California, dove studia lingua e letteratura inglese. Durante gli studi, fingendosi un dipendente frequentava clandestinamente gli Universal Studios. Spielberg ebbe la sua prima grande opportunità quando, nel 1968, realizzò il suo primo cortometraggio destinato ad essere proiettato nelle sale, Amblin’, da cui prenderà il nome la prima casa di produzione da lui fondata, la Amblin Entertainment.
Nel 1968 abbandona l’università per dedicarsi alla professione di regista.
Nel 1971 dirige il suo primo lungometraggio, Duel, nato per la televisione ma più tardi distribuito anche nelle sale cinematografiche in Europa, Australia e Giappone. Spielberg anticipa con questa pellicola diventata oggetto di culto dopo pochi anni, uno dei suoi temi ricorrenti, “l’eroe involontario“. L‘uomo comune che si trova a vivere circostanze eccezionali affrontandole in modo inaspettato ed “eroico”. Nel film, infatti, narra dei tentativi di un incolpevole automobilista di sfuggire agli attacchi di un’enorme autocisterna impazzita, guidata da un conducente sconosciuto.
Ottenne l’agognato successo sul grande schermo, con il suo terzo lungometraggio nonché il suo capolavoro: Jaws – Lo Squalo. La pellicola vinse 3 premi Oscar e incassò circa 470 milioni di dollari, un record per l’epoca. L’orrore suscitato dalla pellicola fu così profondo che quell’anno fu registrato un calo nella frequentazione delle località balneari.
Ottenne la prima nomination dell’Academy a miglior regista per il lungometraggio di fantascienza Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), dove l’incontro tra uomini ed alieni affronta la tematica della diversità fra culture.
Negli anni ottanta, all’apice della sua carriera Spielberg si dedica a film di avventura, di fantascienza, ma tocca anche temi più complessi con pellicole più “impegnate”
Realizza in questi anni in collaborazione con l’amico George Lucas (reduce del successo di Star Wars) I Predatori dell’Arca Perduta(1981), primo film che racconta le avventure dell’archeologo ed esploratoreIndiana Jones, a cui seguiranno tre pellicole rispettivamente prodotte nel 1984, nel 1989 e nel 2008. Dopo la prima pellicola dedicata all’indomito esploratore, Spielberg torna a trattare di alieni nella nota pellicola di culto E.T. L’extra – terrestre, film che ancora una volta infrangerà tutti i record di incasso dell’epoca.
A partire dagli anni ’80 inizia a dedicarsi alla produzione di diverse pellicole e film d’animazione. Nello stesso periodo si distacca dalle sue precedenti produzioni, affrontando temi più impegnati e complessi. Tra questi la discriminazione razziale delle persone afroamericane nel film Il colore Viola(1985) e la violenta invasione giapponese di Shangai durante il secondo conflitto mondiale ne L’Impero del Sole (1987).
Anni ’90 e 2000: la consacrazione del successo
Negli anni ’90, ottenne due volte il premioOscar come miglior regista. Il primo per l’amato, e da alcuni considerato capolavoro,Schindler’s list – La lista di Schindler, basato sulla storia vera di Oskar Schindler; il ricco industriale tedesco che sacrificò tutti i suoi averi pur di salvare dall’Olocausto i suoi 1300 operai ebrei. A distanza di soli cinque anni dimostrò la sua abilità e capacità nel raccontare l’orrore della guerra con Salvate il Soldato Ryan – apprezzato in particolar modo nei primi minuti per la realistica e cruda rappresentazione dello sbarco dell’esercito Alleato sulle coste della Normandia – che gli valse ancora una volta il premio Oscar come miglior regista.
Spielberg ormai diventato uno degli autori più influenti di Hollywood a partire dagli anni ’90 ha realizzato molte altre pellicole che hanno ottenuto un posto di prestigio nella storia del cinema moderno come Jurassic Park (primo film di una prolifica saga), A.I. – Intelligenza Artificiale, (ispirato dalle conversazioni avute con il collega ed amico Stanley Kubrick, su un progetto da lui mai realizzato), Minority Report(dall’omonimo romanzo di Philip K. Dick), Munich (pellicola sui tragici eventi del Settembre Nero, a partire dalla tragedia del massacro di Monaco) e Lincoln (in cui Daniel Day Lewis ottiene il riconoscimento dell’Acadamy come miglior attore protagonista per la terza volta).
Un regista che ha saputo lasciare il segno nella storia del cinema, instancabile e capace di rischiare, affrontando innumerevoli tematiche e generi. Non a caso cresce l’attesa per le sue due ultime pellicoleThe Post, la vicenda dei Pentagon Papers – i documenti top secret del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, pubblicati prima sulThe New York Times e poi sul The Washington Post nel 1971 – eReady Player One, film di fantascienza distopica tratto dal libro Player One di Ernest Cline; i film sono attesi in Italia rispettivamente il 1° febbraio e il 29 marzo 2018.
Per concludere alcune curiosità sul regista da Oscar che oggi compie 71 anni:
Secondo i patti di una scommessa con il regista George Lucas, Spielberg incassa il 2,5 % degli introiti provenienti dal primo film della saga di Guerre Stellari, mentre Lucas fa altrettanto con i proventi del film incontri ravvicinati del terzo tipo.
A partire dal film Jaws, Spielberg non è mai stato presente all’ultima ripresa. A cause delle continue difficoltà durante la realizzazione del film infatti credeva che l’intero cast avesse pianificato di gettarlo in acqua a riprese concluse. Da allora tradizionalmente è sempre assente alle riprese finali delle sue pellicole.
I suoi film preferiti:Fantasia, Quarto potere, Joe il Pilota, La Vita è Meravigliosa, La Guerra dei Mondi, Psyco, Lawrence d’Arabia, 2001: Odissea nello Spazio, Il Padrino ed Effetto Notte
Riguardo i cinecomic, ha affermato. “C’eravamo quando abbiamo visto finire il cinema western e ci saremo quando arriverà il tempo in cui il cinema di supereroi farà la sua stessa fine.“
In seguito alla pubblicazione di alcune foto in cui Drew Barrymore (nota attrice di cui Spielberg è il padrino), posò nuda, Spielberg le inviò per il suo ventesimo compleanno una trapunta con una nota che la invitava a coprirsi.