Il libro fittizio su cui è basata la filosofia di Donnie Darko

La grande pellicola di Richard Kelly, Donnie Darko, è divenuta un vero film di culto negli anni, che tuttora non perde il suo fascino. Questo, purtroppo, soltanto dopo il flop che all'epoca ebbe al botteghino. 

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Il destino di Donnie Darko era forse già prestabilito: scritto, cancellato e poi riscritto da lui stesso.

Se ogni individuo avesse l’opportunità di cambiare la propria vita, lo farebbe in meglio oppure no? Sarebbero tutti in grado di sacrificare il proprio ego, per l’amor altrui? Donnie Darko, come lui stesso ha asserito, può essere così considerato una sorta di eroe oscuro.

Come gli eroi si è battuto per l’amore e il prossimo, compiendo un inquietante viaggio dentro e oltre sé stesso. Oltre i confini della veridicità. Oltre i confini della sanità e della razionalità. Si può sfidare il tempo, sempre ricordandoci che siamo, dopotutto, sempre suoi schiavi. ”Se si potesse fermare il tempo…prendere i momenti dolorosi e rimpiazzarli con qualcosa di meglio” .

Donnie Darko
La celebre scritta in Donnie Darko dopo l’allagamento della scuola.

Donnie Darko ha goduto di una pausa dall’universo primario, potendo viaggiare in quello tangente. Vedendo le conseguenze delle sue scelte, constatando le conseguenze della sua presenza nel mondo. Vivendo una vita parallela a quella reale messa in black-out, il protagonista ha preso consapevolezza di sé. Ha sfidato sé stesso e le regole dell’esistenza varcando ogni confine prestabilito.

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Con la consapevolezza di sé, ha assunto quella dell’esistenza stessa, comprendendo il suo scopo nella vita. Quella vita che tanto dovremmo contemplare nel finale del nostro cammino. Si decide di migliorare le cose per presa di coscienza, perché nessuno oltre noi stessi può salvarci. Donnie Darko ha sfidato lo spazio-tempo, prendendo i momenti dolorosi e buttandoli nell’oblio. Rimpiazzandoli con qualcosa di migliore. Ha sostituito la morte con la vita, attraverso la morte stessa. Perché, dice Donnie,” la distruzione è una forma di creazione.”

In fondo, ci ricorda Roberta Sparrow, ” tutto accade per una ragione”.

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