A Place To Bury Strangers, A Place To Bury Strangers (2007)
A Place To Bury Strangers, album di debutto (praticamente una raccolta di tutti gli EP precedenti) dell’omonima band statunitense, è un valido esempio di noise applicato allo shoegaze.
A Place To Bury Strangers, album di debutto (praticamente una raccolta di tutti gli EP precedenti) dell’omonima band statunitense, è un valido esempio di noise applicato allo shoegaze.
Il genere reso grande dai My Bloody Valentine, in questo caso viene rivisitato, con l’aggiunta di elementi fortemente noise rock, come l’impetuoso wall of sound, che continuerà a far fischiare le vostre orecchie anche dopo esservi tolti le cuffie.
Nonostante l’album non abbia avuto uno straordinario successo commerciale, è stato apprezzato dalla critica come realizzazione della fusione di due generi che possono andare a braccetto, se realizzati egregiamente come in questo caso.
Si parla, quindi, di noise nel vero senso della parola. A tal proposito, un consiglio: ad un live degli A Place To Bury Strangers, nel dubbio, meglio portare dei tappi di gommapiuma per le orecchie.
https://open.spotify.com/album/1URyyGW7M0Xvaa7vNUTsAB
Genere: Shoegaze / Noise rock
Anno di pubblicazione: 2007
Non sempre sono i grandi nomi dei gruppi più famosi ad avere maggiore influenza su di un genere musicale. Può capitare che siano band relativamente poco famose del panorama underground a rappresentare al meglio un intero movimento.
Se c’è una band del genere in ambito noise rock, quelli sono i The Jesus Lizard, e se c’è un album, quello è Goat.
I The Jesus Lizard non sono che la seconda incarnazione degli Scratch Acid, gruppo di metà anni ’80 che gravitava nell’ambiente punk/hardcore, e che iniziava a dare vita a quella che poi sarebbe stata la scena noise rock.
Di fatti, il sound di quest’album, e più in generale dei Jesus Lizard, è quello di un noise in parte influenzato dal post-hardcore, esaltato al massimo dalla produzione dell’onnipresente Steve Albini.
Non a caso, Goat, oltre ad avere un discreto successo tra il pubblico, è stato esaltato dalla critica come uno dei migliori album degli anni ’90, nonchè come uno dei migliori in assoluto nel suo genere.
https://open.spotify.com/album/5aUPxsTm5dGzwl2hIg4Dfb
Genere: Noise rock / Post-hardcore
Anno di pubblicazione: 1991
Ecco che arriva la nuova guardia.
Vi avevamo già parlato di METZ (inteso sia come band che come album) in questo articolo. Ma forse è meglio dare una rinfrescata alla memoria.
Questi tre ragazzi canadesi debuttano con un album che riprende le sonorità del grunge, con l’aggiunta di svariati elementi noise, elaborandoli al punto tale da non poterli più distinguere da un feroce hardcore punk. Il prodotto finale è un noise rock che suona incredibilmente al passo coi tempi.
METZ è un album che brucia in fretta, con i suoi 29 minuti, comprensivi dell’intermezzo Nausea e della raccia conclusiva –))– (difficile chiamarla canzone), con i suoi testi marci dentro già dal titolo (Rats, Wasted), con parti vocali che per la maggiore sembrano urla isteriche o lamenti.
Insomma, se la stirpe noise rock deve essere portata avanti, è un bene che siano i METZ a farlo.
https://open.spotify.com/album/5hEGDneCq8aLnOq7BNGCkl
Genere: Noise rock / Hardcore punk
Anno di pubblicazione: 2012