Tra i gruppi più influenti della scena noise-metal, gli Unsane sono rimasti saldamente ancorati al panorama underground, ed i loro terzo album, pubblicato nel 1995, funge da manifesto artistico.

Basso che gli inglesi definirebbero vicious, che suona tanto sporco da sembrare arruginito, insieme a parti di batteria decisamente metal sono la base su cui sperimentare riff aggressivi e caustici, con l’aggiunta di parti vocali viscerali.

Non mancano, certo, chicche all’interno dell’album. e dopo la devastante partenza con Scrape, ci si ritrova ad ascoltare la spensierata armonica di Alleged, o i risvolti stoner di Get Off My Back.

Hold Your Horse Is, Hella (2002)

Premessa: quest’album è terribile sotto ogni aspetto. Il nome è completamente insensato, e ancora meno senso hanno i titoli delle canzoni. Il nome della band è banale e dimenticabile, per non parlare della copertina, che è semplicemente brutta. 

Nel complesso, in Hold Your Horse Is c’è solo una cosa che si salva: la musica. Quella è fantastica.

L’album d’esordio di questo duo californiano formato dal chitarrista Spencer Seim e dal batterista Zach Hill ( sì, quello dei Death Grips) sì è affermato come un classico senza tempo nel suo genere. E con senza tempo si intende che probabilmente Zach Hill decise, al momento di registrarlo, di mettere da parte il concetto di tempo nella musica, sbizzarrendosi in maniera forsennata con le sue fide bacchette.

Scherzi a parte, il confine tra noise rock e math rock è molto labile in Hold Your Horse Is, e questo lo rende probabilmente un album unico nel suo genere, capace di soddisfare la vostra voglia di chitarre rumorose ed al contempo la vostra passione per i tempi arzigogolati.