I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

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I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (1979)

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Il film è ambientato nel 1969, durante la guerra in Vietnam. Il capitano Willard è un ufficiale dell’esercito americano, ed è profondamente turbato dagli orrori della guerra e dalle sue azioni. Due funzionari lo convocano per una missione speciale: risalire il fiume Nung nella giungla cambogiana per ritrovare il colonnello Walter Kurtz, ex alto ufficiale dei berretti verdi, che è disertore da tempo. Le notizie sul colonnello Kurtz riportano che è da tempo impazzito e che guida una truppa di uomini nella foresta. Apocalypse Now è oggettivamente uno dei migliori film sulla guerra mai realizzato. Tutti gli aspetti di questo film, sia tecnici che non, sono intoccabili. Partendo dalla regia di Coppola, passando per la fotografia di Vittorio Storaro (che vinse un’Oscar per questo film nel 1980) fino ad arrivare agli attori interpreti. Nel cast ci sono: Marlon Brando (nel ruolo del colonnello Walter Kurtz), Robert Duvall, Martin Sheen (il capitano Willard), Frederic Foster e Dennis Hooper. L’interpretazione di Brando è strabiliante, conferma la grandiosità di questo attore. Il film è ispirato al romanzo di Joseph Conrad Cuore di Tenebra ed ha anche vinto la Palma d’Oro al 32esimo Festival di Cannes. Il monologo selezionato è interpretato da Marlon Brando, mentre discute degli orrori della guerra.

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

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Manhattan di Woody Allen (1979)

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Isaac è un autore televisivo che vive a Manhattan e sta scrivendo un libro sul suo precedente matrimonio, purtroppo fallito. Frequenta una ragazza di soli 17 anni, Tracy, ma non pensa che durerà a lungo. Allen crea un intreccio di rapporti amorosi come suo solito, ma da sfondo lo fa una città che appare magica. Un bianco e nero deciso dipinge i grattacieli e le strade trafficate. Sono numerosi i film girati dal regista ambientati a New York. Manhattan ci mostra un lato della città quasi nascosto, visivamente poetico. Allen con questo film tocca uno dei livelli più alti della sua filmografia. Il film è stato anche presentato fuori concorso al 32esimo Festival di Venezia. Nel monologo di Isaac sono presenti tutte ‘le cose per cui vale la pena vivere’.