Questo concerto fu, in prima battuta, aspramente criticato dal pianista che avrebbe dovuto suonarlo, Nikolai Rubinstein, il quale considerava la composizione da un lato troppo intricata e dall’altro poco inventiva.
In seguito si ricredette, e si schierò tra coloro che consideravano (e considerano tutt’oggi) questa composizione come una delle più riuscite e complete di Tchaikovsky. Il primo movimento, in particolare (Allegro non troppo e molto maestoso) è universalmente noto, specie il suo incipit.
Overture 1812
Questa magniloquente composizione di quindici minuti venne realizzata da Tchaikovsky nel 1880 appositamente per commemorare, due anni dopo, l’anniversario del respingimento delle truppe Napoleoniche da parte della Madre Russia (nel 1812).
L’Overture racconta musicalmente i vari passaggi della vicenda (viene infatti citato più volte l’inno francese), culminando nel trionfale finale, segnato dalla celeberrima melodia in festa accompagnata da campane e colpi di cannone. Per precisione, compiutezza ed efficacia (è impossibile non esaltarsi ascoltando il finale), l’Overture 1812 è da considerarsi come il lavoro forse più riuscito e più significativo della carriera di Tchaikovsky.
Lo schiaccianoci
Il più celebre e più citato balletto di Tchaikovsky. Contiene musiche che fanno parte della cultura musicale mondiale come La marcia dei giocattoli, la Danza della fata confetto e specialmente il celeberrimo Valzer dei fiori, uno dei brani classici universalmente più noti.
Tratto da una versione di Alexandre Dumas padre del racconto tedesco, Schiaccianoci e il re dei topi, la storia racconta di un’avventura che coinvolge vari giocattoli animati. Ma i numeri musicali si emancipano qui dalla trama, riuscendo tranquillamente a trascenderla e a risplendere di luce propria. Una capacità peculiare della musica di Tchaikovsky. Molti brani musicali di questo balletto verranno poi utilizzati, sempre dalla Disney, per il famoso spettacolo musicale Fantasia (1940).