film preferiti di David Fincher
Alien – Ridley Scott, 1979Â
Dal racconto di Dan O’ Brannon, che lavorò anche alla sceneggiatura. Ridley Scott, successivamente scelto come regista, ricrea un film di fantascienza del tutto innovativo. Che assume i tratti e le connotazioni di un’opera di stampo horrorifico. L’equipaggio di un’astronave, intercettato un messaggio di soccorso da un’altra nave, si ritrova in trappola preda di un’entità  aliena sconosciuta. Lo xenomorfo, creatura del designer Giger, mostruosa, entra di prepotenza nell’immaginario collettivo. Il film di grande successo inaugura un franchise di cui faranno parte numerosi sequel e fumetti. La pellicola lanciò la carriera cinematografica di Sigourney Weaver, protagonista anche dei film successivi.
American Graffiti – George Lucas, 1973Â
Lucas, dal cui soggetto è tratto il film, lavorò anche alla sceneggiatura. Un’opera sentita nella quale il regista si coinvolge e si interessa profondamente. Il film è un spaccato al caleidoscopio di un’America post bellica, in un periodo di floridezza economica. La generazione degli anni ’50 e ’60 viene qui rappresentata, con un tocco di nostalgia e malinconia.
La generazione dell’infanzia e dell’adolescenza di Lucas. Che sembra rievocare fatti e ricordi di un tempo ormai passato, ma ancora vivo nelle menti degli americani. Dato il grande successo di pubblico. Attraverso le vicende di alcuni ragazzi protagonisti, il film sembra raccontare ad episodi ora comici, grotteschi o patetici, l’essenza stessa della generazione degli anni ’60. Inoltre trova spazio l’emotività di questi ragazzi in fase transizione verso l’età  adulta e le relative responsabilità . Sono ragazzi alle prese con l’ansia del futuro, l’amore, la frustrazione.