Le quattro celebrità premiate con l’Oscar alla Carriera 2017
Sono state Donald Sutherland, Agnes Varda, Charles Burnett e Owen Roizman a ricevere l’Oscar alla Carriera 2017, durante la cerimonia di premiazione dell’11 novembre 2017.
I Governatori hanno insignito la lista delle personalità del cinema che hanno ricevuto l'Oscar alla Carriera 2017. Uno in particolare risulta signficativo.
Sono state Donald Sutherland, Agnes Varda, Charles Burnett e Owen Roizman a ricevere l’Oscar alla Carriera 2017, durante la cerimonia di premiazione dell’11 novembre 2017.
Il regista afroamericano 74enne, ha iniziato la carriera da regista all’UCLA, durante un’epoca, gli Anni ’70, in cui i mezzi per produrre le opere erano veramente limitati.
L’opera del 1974, Killer of Sheep, viene considerata il coronamento definitivo del movimento indipendente, a cui seguono altre tre produzioni, che hanno confermato la sua influenza diretta ne il cinema indipendente a livello mondiale.
Attualmente, la produzione di Burnett è molto prolifica nel campo della televisione e in quello dei documentari.
“Sono particolarmente felice per gli attori dei miei film e le persone con cui ho lavorato. Mi hanno dato un grande sostegno nel corso degli anni. Sono veramente felice che i loro contributi possono essere premiati.”
Il DOP 81enne che ha curato la fotografia di capolavori come Il Braccio Violento della Legge, L’Esorcista e Network.
Durante la sua carriera ha lavorato per i maggiori registi in film totalmente diversi gli uni dagli altri, senza però ricevere interessamento da parte dell’Academy.
E’ grazie a lui se Il Braccio Violento della Legge riuscì ad innovare il cinema d’azione: “la sequenza del treno è stata girata grazie a cinque unità, ognuna delle quali aveva posizioni diverse fuori e dentro l’auto. Una sul cofano per i primi piani, una sulla spalla di Hackman, una sul cruscotto, e varie che riprendevano i dettagli e gli interni del treno. Abbiamo prodotto tonnellate di girato.”
La regista belga 89enne è a tutti gli effetti l’annunciatrice della Nouvelle Vague, col film La Pointe Courte del 1955.
“Credo che dovrei accettarlo con modestia perché è la prova che sono ai margini. Mi sento riconosciuta come un vero e proprio regista, ma sono anche nella categoria di quelli che non producono soldi.
Ho fatto un film radicale nel ’54 nonostante fossi fuori dal mondo dall’entourage e non andassi nemmeno al cinema. Quindi, all’improvviso, ho inventato il film, riuscendo a fare pochi soldi, ma La Pointe Courte era qualcosa che volevo fare.”
Sembra un caso, ma in questo articolo lo abbiamo citato come uno dei casi più eclatanti di esclusione dalle nominations.
L’attore canadese ha oggi 82 anni, e vanta una carriera lunga cinquantacinque. Tra tutti suoi personaggi, quello che difende più affettuosamente è il comandante Oddball, di Kelly’s Heroes.
La parabola artistica inizia sui palcoscenici inglesi, calcati per un decennio, e nell’apparizione televisiva in The Dirty Dozen. Durante la produzione, il protagonista si rifiutò di recitare una sequenza, la quale venne data a Sutherland. Il produttore si accorse di lui, e lo ingaggiò per M*A*S*H*.
Durante la produzione del film di Altman, lui ed un collega andarono dal produttore lamentandosi dei metodi del regista, consigliando di prendere soluzioni psichiatriche.
Il suo rapporto coi registi è sempre stato turbolento, ma una turbolenza a fini artistici, con alla base una sottile ricerca culturale sulla quale edificare i propri personaggi.
Come nel caso di Attila, in Novecento di Bertolucci. Sutherland arrivò sul set col libro La Piscologia di Massa Fascista, discutendo continuamente col regista su come avrebbe dovuto interpretare l’incarnazione dell’avvento fascista in Italia. Per settimane andarono entrambi in direzioni diverse, finché Sutherland cedette alle richieste di Bertolucci.
“Quando mi hanno telefonato per darmi la notizia, vidi un numero sconosciuto. Pensavo che stessi parlando con un disco. Poi ho realizzato, e mi sono sentito lusingato, immeritevole e onorevole. Sono molto felice.”
Questi gli Oscar alla Carriera di quest’anno. Nel frattempo, restiamo aggiornati anche sulle categorie che verranno insignite durante la cerimonia di febbraio.
Fonte: The Hollywood Reporter