Un viaggio attraverso la nascita della censura nel mondo della musica.
Avete presente il temibile bollino nero Parental Advisory presente ormai su praticamente tutti i cd? Vi siete mai chiesti da dove provenga? In questo articolo parleremo delle sue origini e di tutte le controversie attorno a esso.
Le origini del PMRC
Con Pmrc si intende Parents Music Resource Center, un’associazione fondata nel 1985 il cui scopo era valutare il contenuto educativo e morale delle produzioni discografiche. L’iniziativa fu creata da Mary Elizabeth “Tipper” Gore, moglie del politico Al Gore, insieme ad altre mogli di personaggi in vista all’epoca (Come Susan Baker, moglie del segretario di stato, e Sally Nevius, moglie del presidente del consiglio di Washington).
Pensateci: Per colpa di quattro casalinghe disperate, scoppiò il finimondo.
La loro prima azione fu quella di imporre a 19 case discografiche di firmare un contratto di collaborazione, che prevedeva di apporre un bollino sui dischi che Gore e socie giudicavano “dannosi per i minori”. Venne pubblicata una lista di 15 album “scottanti”, ribattezzata Filthy Fifteen, contenente brani giudicati a carattere sessuale o violento.
La cosa non fu presa bene da molti musicisti, che videro questa azione come un feroce censura. Le critiche furono così numerose che prima che l’accordo con le case discografiche entrasse in vigore, fu necessaria un’audizione in senato.
La Guerra
Si arrivò al 19 settembre. All’audizione prese parte il PMRC, e come controparte Frank Zappa, John Denver e il cantante Dee Snider dei Twisted Sister. Come testimoni, i senatori Paula Hawkins e Al Gore, che favorirono nettamente il PMRC.
Sebbene fosse una battaglia persa in partenza, gli interventi dei musicisti furono efficaci e mirati a stigmatizzare le varie discriminazioni. In particolare Zappa fu molto articolato e polemico, in quanto vide l’imposizione di disclaimer come un’attentato all’identità di un musicista.
“Le pretese della PMRC suonano come un manuale d’istruzioni per addomesticare ogni compositore e ogni cantante, usando a pretesto i testi di alcuni di essi. Signore, come vi permettete?”
L’intervento di Denver fu breve e meno bellicoso, ma comunque molto critico. Il cantante si dichiarò contrario a qualsiasi sistema di valutazione preventiva, dato che giudicava l’operato del PMRC “Dettato dalla paura”.
L’intervento di Snider tese principalmente a sminuire il ruolo del PMRC. Il cantante citò molti brani dei Twisted Sister presi sotto accusa, in particolare Under the Blade, che la Gore vide come un elogio allo stupro e al masochismo (sebbene il testo parlasse di un intervento chirurgico subito da un membro della band).
“Chiunque può trovare in un brano quello che vuole. Chi cerca riferimenti alla chirurgia ci può trovare riferimenti alla chirurgia. Tipper Gore cercava riferimenti al sesso, e ce li ha trovati”
L’Adozione dell’etichetta e la fine
Nonostante l’impegno messo dagli artisti, nel novembre dell’85, ad audizione ancora in corso, fu acconsentito di apporre l’avviso sui dischi (rinominato “Tipper Sticker”). Questa azione fu vista come un abuso di potere, tanto che alcune case discografiche e diverse catene di distribuzione (come il colosso Wal-Mart) si rifiutarono di vendere i dischi etichettati.
Fortunatamente la RIAA (l’associazione americana dei produttori discografici) si riservò il potere decisionale su quale album etichettare in maniera generica, al contrario della Gore, che desidera l’etichettatura in base ai testi.
Tuttavia, agli inizi degli anni 90, il PMRC fu costretto a sciogliersi (vuoi per le continue critiche di numerosissimi artisti, vuoi perchè Al Gore non era più presidente, dunque non più in grado di sostenere l’attività della moglie), ma il maledetto bollino nero resiste tutt’ora.
” C’è un punto dove sono d’accordo con la PMRC, e come me probabilmente molti genitori, ed è che il mio compito di padre è quello di sorvegliare su cosa i miei figli guardano, ascoltano e leggono nella loro preadolescenza. Ma questa è una responsabilità che ricade unicamente sulle spalle mie e di mia moglie: nessuno, né il Governo né la PMRC, è autorizzato o capace di giudicare in mia vece. I genitori possono anche esser grati alla PMRC perché rammenta loro che la loro guida è insostituibile. Ma questo è il punto in cui il compito della PMRC finisce e oltre il quale non deve andare.” (Dee Snider)