La versione in stop-motion di Pinocchio, fortemente voluta da Guillermo del Toro, non si farà.
La lavorazione del film, in progetto (fra alti e bassi) sin dal 2012, non continuerà per mancanza di fondi. Nessuna società di produzione sembra infatti interessata ad investire i 35 milioni richiesti per la realizzazione del lungometraggio animato.
Il progetto avrebbe raccontato una versione riadattata di Pinocchio, ambientata ai tempi del fascismo. Così ne ha parlato il maestro durante un’intervista concessa a IGN:
“Non succederà. L’idea era quella di ambientare Pinocchio durante l’era del fascismo in Italia, con Mussolini. Sarebbe stato un buon periodo in cui affrontare l’idea di essere burattini o umani, ma lo sapete, non sta procedendo.”
Il tono della storia sarebbe stato sicuramente più cupo rispetto a quello del celeberrimo libro scritto da Carlo Collodi. Ecco come ne parlava lo stesso Guillermo del Toro in passato:
“Pinocchio, in fondo, è Frankenstein. E’ la storia di un’anima innocente scaraventata nel mondo da un padre incapace e delle avventure che sperimenta nel mondo reale, per poi tornare con rinnovata comprensione da suo padre. Per questo mi è molto vicino.”
La triste notizia della cancellazione arriva contempraneamente al suo annuncio di volersi prendere un anno lontano dalla regia, proprio a margine del rilascio del suo ultimo successo, “The shape of water” (clicca QUI per vedere il trailer). Almeno per il momento, vedremo del Toro esclusivamente nei panni di sceneggiatore e produttore (se volete approfondire, potrete trovare QUI e QUI i nostri precedenti articoli a riguardo).
Sebbene il fallimento di un progetto tanto interessante ci addolori, siamo convinti che il maestro tornerà nuovamente a sorprenderci. Non ci resta che aspettare!