La prima composizione “lunga” dei King Crimson è molto in debito con la loro canzone più famosa, 21st Century Schizoid Man. Anche qui abbiamo complessi intrecci di fiati jazz, sezioni di semi-improvvisazione e momenti più rock che creano un miscuglio poco omogeneo e anzi molto variegato.
L’impressione che se ne ha è quella di una composizione creata senza uno scopo preciso, e non seguendo un disegno unitario. Ed è ciò che la rende notevole per il panorama prog dell’epoca. Ai tempi di Lizard la formazione dei King Crimson è in transizione, per cui capita che qui compaia come ospite temporaneo Jon Anderson, cantante degli Yes.
(Nota: sul web purtroppo sono disponibili solo parti separate della composizione, come quella qui proposta)
Rush – 2112
Come tipico del loro stile, con 2112 i Rush sfornano una storia su una società distopica controllata dai computer e su un eroe che tenta di ribellarsi. Le vicende sono basate sul racconto Anthem di Ayn Rand.
Musicalmente, la traccia appartiene ancora completamente alla prima fase della carriera dei Rush, fortemente ispirata dai Led Zeppelin. A farla da padrone sono infatti le chitarre elettriche, i riff, gli arpeggi e gli assolo, con uno stile molto hard rock.
Ian Anderson scrive questo pezzo per scherzo, sentendo definire come “progressive” l’album precedente della sua band, Aqualung. Risultato: quella che doveva essere una parodia è diventata una delle suite prog più apprezzate.
L’intera composizione è stata scritta da Anderson stesso, con competenza e coerenza, facendo mostra di una perizia non indifferente. Il folk progressivo di Thick as a Brick si esprime in un’epopea di quaranta minuti (venti circa per lato, un intero album), nella quale naturalmente non manca mai il flauto del folletto Anderson.