Trilogia delle nevrosi
Voliamo in Italia, con uno dei più grandi registi del cinema politico di sempre. Stiamo parlando ovviamente di Elio Petri, che con questa trilogia raggiunge una delle vette più alte del cinema italiano. I film in questione sono Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La classe operaia va in paradiso e La proprietà non è più un furto. Ciò che lega tra di loro questi tre film, oltre all’iconica musica di Morricone, è la fragilità dei protagonisti, nei primi due film interpretati da un memorabile Gian Maria Volontè e nel terzo da Flavio Bucci. La vicinanza di Petri al pensiero comunista è ben presente in tutte le tre pellicole. Nella prima vi è una critica al perbenismo conformista; nella seconda viene attaccato aspramente il consumismo; nell’ultima il punto di vista è lievemente differente, dal momento che si arriva a condannare l’estremismo di una parte della sinistra di quegli anni.