Abbandoniamo lo spirito parodistico e irriverente di Wright per passare alla più pessimistica e cruda trilogia di Lars Von Trier. Scritta dal regista come terapia per uscire da una grave crisi depressiva, la Trilogia della depressione (Antichrist, Melancholia, Nynphomaniac), offre tre diversi punti di vista sulla depressione. Il primo (di cui trovate un’analisi più dettagliata qui), è il più crudo e pessimistico; Melancholia offre una visione della malattia diversa: grazie ad essa è possibile affrontare dei pericoli e drammi enormi col massimo della razionalità ; Nynphomaniac tratta lo stesso tema ma dal punto di vista sessuale. Si tratta dell’opera più provocante del regista danese, nonchè una delle più riuscite.