Rilasciata sul catalogo nell’ottobre del 2017, Mindhunter rappresenta senza dubbio, uno dei prodotti qualitativamente più elevati distribuiti da Netflix. La storia è ambientata negli anni settanta. Un giovane agente dell’FBI, Holden, dà il via ad una collaborazione con un più anziano agente del reparto scienze comportamentali. Una collaborazione finalizzata a studiare le menti dei serial killer partendo con l’interrogare altri assassini seriali già in manette. Le intenzioni dei due daranno vita ad una vera e propria rivoluzione nel campo. Forte di un’ottima sceneggiatura, Mindhunter coinvolge lo spettatore nonostante una quasi totale assenza di azione e tanti, tanti dialoghi. Ed è proprio nella scrittura di questi ultimi che risiede uno degli elementi più riusciti della serie: dialoghi serrati, intriganti e dai quali ci si distrae difficilmente. Le puntate (alcune delle quali dirette da David Fincher) presentano un ritmo abbastanza serrato, che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Altrettanto riuscita la realizzazione dei personaggi, tutti di grande spessore, con un notevole background alle spalle e un approfondimento psicologico enorme. La seconda stagione è stata confermata a marzo. Non resta che attendere e, pazientemente, soffrire in silenzio.
(a cura di Pierpaolo Zenni)
3) Narcos – Serie Tv
La serie Netfix che racconta le gesta di Pablo Escobar, il narco-terrorista colombiano più famoso della storia. Mise in piedi un vero Impero della droga che operò negli anni ’70-’80, il “Cartello di MedellÃn“, l’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina più temibile di tutti i tempi: enormi quantitativi di polvere bianca, 60 milioni di dollari fatturati al giorno.
“Il realismo magico è definito come ciò che accade quando una situazione realistica e molto dettagliata è sconvolta da qualcosa impossibile da credere. C’è un motivo se il realismo magico è nato in Colombia”
Narcos, s01 – ep01
(a cura di Elisa Pala)
2) Stranger Things – Serie Tv
Una serie che ha preso giustamente il ruolo di rappresentante dell’enorme successo riscosso da Netflix. Stranger Things è probabilmente il vero cavallo di battaglia della piattaforma online, grazie all’enorme bacino di fan su scala mondiale. Ideata da Matt e Ross Duffer e prodotta dalla Camp Hero Productions e dalla 21 Laps Entertainment la serie riprende svariati temi. Ambientata negli anni 80 in una cittadina fittizia dell’Indiana, la serie deve molto del suo successo agli anni in cui è ambientata.
Accolta con grande entusiasmo dal pubblico ed elogiata da una critica piacevolmente sorpresa dal cast e dalle stupende atmosfere; tutte appositamente create per omaggiare un immaginario appartenente in tutto e per tutto agli 80’s. I fratelli Duffer stessi rivelarono di aver avuto l’ispirazione per lo show grazie a Prisoners, la pellicola di Villeneuve, decidendo poi di aggiungerci il sovrannaturale. Una scelta dettata non solo dalla loro passione per il mondo scy-fy e horror della loro infanzia, ma anche dal desiderio di renderla più paurosa.
Se durante la visione avete provato un grande senso di malinconia, allora i Duffer brothers e Stranger Things hanno raggiunto il loro obiettivo. Riportare alle nostre menti quelle fantastiche domeniche pomeriggio passate a vedere I Goonies e E.T., e ritrovarle tutte in qualcosa di nuovo. Un immaginario a cui si è inevitabilmente affezionati da cui estrapolare il meglio per servirlo su un piatto d’argento; un lavoro da palati fini. Un’atmosfera anni ’80, riconoscibile anche nel girato, rafforzata da una modernità narrativa e da un citazionismo horror e fantascientifico onnipresente. Una ricetta che sembra voler esagerare per contenuti ma che invece soddisfa, anzi, è infallibile. Un’abbuffata nostalgica che tiene incollati allo schermo dall’inizio alla fine.
In questo altro articolo abbiamo raccolto per voi tutto il fantastico citazionismo di questa serie.