Dopo le accuse di molestia sessuale mosse dall’attore Anthony Rapp, nei confronti di Kevin Spacey, altre persone hanno denunciato alla stampa le molestie del protagonista di “House of Cards”.
L’attore premio Oscar, si ritrova adesso nell’occhio del ciclone e dovrà fronteggiare, non solo questa spiacevole vicenda, ma anche la sospensione della sua principale produzione “House of Cards“.
Un rappresentante dell’attore ha confermato al “The Hollywood Reporter” che Spacey si fermerà per un po’, prenderà del tempo per tutte le valutazioni necessarie e, eventualmente, per curarsi.
il Tweet di Kevin Spacey ha quindi scatenato il finimondo, tra chi lo accusa di pedofilia e chi lo accusa di aver fatto coming out semplicemente per sviare l’attenzione dalle accuse di molestie sessuali.
Lo star system sta voltando le spalle all’attore Hollywoodiano; la piattaforma di streaming Netflix ha dichiarato di voler chiudere la serie “House of Cards“, di cui Spacey è protagonista, nel 2018; sospendendo però anche le riprese della sesta stagione, a tempo indeterminato.
Gli accusatori dell’attore stanno diventando sempre più numerosi. inizialmente era Anthony Rapp a raccontare di essere stato molestato a casa di Spacey nel 1986, quando era appena quattordicenne.
Successivamente altre persone si sono fatte avanti, tra cui il regista Tony Montana, che afferma di essersi sentito a disagio quando nel 2003, in un bar di Los Angeles, l’attore sembrerebbe avergli “afferrato energicamente” i genitali; e l’attore messicano Roberto Cavazos, il quale afferma di essere stato invitato ad un pic-nic con Spacey e di essersi sentito molestato quando l’attore statunitense ha “cercato di palpeggiarlo“.
Nuove indiscrezioni sulla vicenda arrivano anche da una fonte anonima, che ha confessato alla Bbc di essersi trovato a casa di Spacey nei primi anni 80, raccontando quanto segue:
“Spacey stava singhiozzando sul suo letto, si aspettava che io andassi da lui, cosa che non ho fatto. Al mattino mi sono svegliato e la sua testa era sulla mia pancia e le sue braccia erano avvolte attorno al mio busto, affettuosamente. non era certamente aggressivo ma io mi sono sentito a disagio essendo eterosessuale; non mi turbò a tal punto di lanciarmi dalla finestra.
La sua testa era sul mio ventre e lui era in mutande; non lo conoscevo, pensavo fosse una sorta di attore teatrale di New York”.