3. Inherent Vice di Paul Thomas Anderson, 2014 (ex secondo posto)
Noto in Italia con il titolo Vizio di Forma, il film è la seconda collaborazione tra P.T. Anderson (Il Petroliere, Magnolia) e Joaquin Phoenix.
Nel giorno del suo compleanno, noi della Scimmia auguriamo, a modo nostro, un felice compleanno a Joaquin Phoenix
Noto in Italia con il titolo Vizio di Forma, il film è la seconda collaborazione tra P.T. Anderson (Il Petroliere, Magnolia) e Joaquin Phoenix.
Probabilmente, il personaggio di Larry “Doc” Sportello, investigatore privato che indaga su un caso presentatogli dalla sua ex ragazza, è uno dei più genuini di Phoenix, genuino nel senso che l’attore sembra proprio a suo agio nei panni di un hippie californiano dedito alle droghe, con una spiccata intelligenza e dai modi buffi.
Questo ruolo è in terza posizione principalmente proprio per questo motivo, ovvero la naturalezza di Phoenix nel dar vita ad un personaggio sopra le righe, comico e malinconico allo stesso tempo.
Inoltre, la pellicola in sé ha una forza incredibile, vale a dire la forza di poter accompagnare lo spettatore senza una trama definita di fondo. Vizio di Forma è un film che lascia a bocca aperta dopo la prima visione, reazione che nasce spontanea e che non disturba, poiché lo si accetta così com’è, riconoscendone la grandezza pur non avendo assimilato immediatamente tutto ciò che la pellicola voleva dire. Da rivedere più e più volte.
Al secondo posto, con pochissimi dubbi, troviamo Freddie Quell, il veterano della seconda guerra mondiale, che ormai perso, cerca di trovare una guida per rimettere in piedi la propria vita. La prima collaborazione tra Anderson e Phoenix si può definire un capolavoro in tutti sensi. Storia solidissima, dialettica inattaccabile, interpretazioni gigantesche. Phoenix, Amy Adams e il compianto Philip Seymour Hoffman rendono immortale un lavoro già grande di suo.
Interpretazione sanguigna, passionale e con un punto di forza rispetto agli altri ruoli di Phoenix: la capacità di trasformarsi grazie ad un semplice modifica della mimica facciale.
La recitazione con una parte del viso immobile, segno di squilibrio e di sofferenze fisiche, rende Phoenix magnetico ed irriconoscibile. Con un semplice modifica dell’espressione del viso, Phoenix riesce ad aprire un mondo dietro il personaggio, c’ipnotizza grazie alla sua capacità di rendersi irriconoscibile nonostante non sia truccato e non indossi make-up vistosi.
Freddie Quell è la dimostrazione che Joaquin Phoenix può diventare qualsiasi cosa lui voglia.
La prima posizione è scontata, quasi dovuta. Joker di Todd Philips ci ha donato, al momento, la miglior interpretazione di Joaquin Phoenix. Dalla tormentata preparazione fino alla resa finale passando per il clamore suscitato nel pubblico, il Joker di Phoenix entra di diritto nell’olimpo dei ruoli indimenticabili. Inutile spendere ulteriori parole, apparirebbero superflue e ridondanti. Per chi volesse approfondire, rimandiamo ai numerosi articoli che abbiamo dedicato a questo meraviglioso, tormentato, leggendario ruolo.
Joaquin Phoenix ha perso più di 20 chili per interpretare Joker
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