Il tema della condanna a morte è da sempre discusso e ambiguo, emblema di vera giustizia e ordine per alcuni, barbarie e regresso per altri. Ovviamente anche il mondo del cinema ha voluto dare la sua opinione, con pellicole molto diverse che hanno toccato differenrti sfumature del discorso sulla condanna a morte, rendendo difficili paragoni e preferenze fra la numerosità di opere prodotte negli anni.
Ecco per voi una classifica dei 5 migliori film sulla pena di morte:
5. Fino a prova contraria diretto da Clint Eastwood (1999)
Steve Everett (Clint Eastwood), un giornalista appena uscito dal buco nero dell’alcolismo, ha il compito di scrivere un pezzo sull’esecuzione di Frank Beechum, un nero di trent’anni condannato per l’assassinio di una giovane donna bianca. Il film si dipana intorno alla storia personale di Everett, che ha sostituito una sua collega di lavoro, morta in un incidente d’auto la sera prima, nel compito di scrivere un articolo umano sulla condanna a morte e prossima esecuzione (allo scadere della mezzanotte) di Frank Beechum. Il giornalista però trova tutta una serie di circostanze e dettagli non approfonditi dalla polizia né dal pubblico ministero, i quali lo portano a pensare che Beechum non sia il vero colpevole: in particolare viene colpito dal fatto che sulla scena sia presente un altro giovane, ma che questo non sia stato preso in considerazione nella lista dei sospetti.
4. The Life of David Gale diretto da Alan Parker (2003)
David Gale (Kevin Spacey) è un professore di filosofia che, nel Texas che pratica con convinzione la pena di morte, si oppone come leader di un movimento di protesta che dà fastidio al potere. Un giorno però viene incastrato da una studentessa che gli si offre per un rapporto sessuale e poi lo accusa di stupro. Da quel momento la sua vita è precipita: la moglie lo abbandona portandosi via il figlio e perde il lavoro. Tutto questo viene raccontato a una giovane giornalista (Kate Winslet) che lo intervista nel braccio della morte. Difatti Gale è stato condannato per l’omicidio della sua collaboratrice Constance e attende che l’esecuzione abbia luogo. La giornalista vorrebbe poter far qualcosa per aiutarlo, cercando di svelare la verità su un caso estremamente contorto.
La pellicola ha diviso pubblico e critica soprattutto a causa di interpretazioni fuorvianti che sono state attribuite all’opera; molti difatti affermano che porti un messaggio di favoreggiamento della pena di morte e cerchi di screditare gli oppositori come fraudolenti.