13 serie tv con una fotografia ammaliante
The Man in the High Castle di Frank Spotnitz (2015- in corso)
13 serie tv con una fotografia ammaliante
The Man in the High Castle di Frank Spotnitz (2015- in corso)
(scritto da Luca Varriale)
The Man in the High Castle è una delle serie più guardate su Amazon (qui trovate la nostra recensione). Forza dello show risiede soprattutto nel suo composto visivo, ove scenografia e fotografia risultano curate fino al minimo particolare. Precisamente, la fotografia è necessaria per la completa riuscita dell’effetto scenografico, senza la quale quest’ultimo risulterebbe decisamente meno spettacolare. La ricostruzione del mondo distopico, dominato dalle forze dell’Asse uscite vittoriose dalla Seconda Guerra Mondiale, risulta efficace ed estremamente caratterizzante. Lavoro visivo che rende The Man in the High Castle riconoscibile già alla prima occhiata. La fotografia, che alterna colori metropolitani mescolati ad un onnipresente cortina di fumo, rende il contesto simile ad un sogno perpetuo e minacciosamente realistico. L’effetto visivo è degno di una grande graphic novel, grazie al ragionato uso dei colori e delle luci. Le immagini di San Francisco, New York e Berlino, mutate dalle sorti della guerra, sono avvolgenti, equilibrate da un sapiente uso di toni caldi e freddi. The Man in the High Castle grazie al suo comparto visivo ha fatto incetta di premi e, specificatamente, il direttore della fotografia James Hawkinson (Hannibal) ha ricevuto una nomination agli Emmy per il suo incredibile lavoro. Hawkinson ha raccontato in numerose interviste la difficoltà di creare un’atmosfera complessa come può essere quella di un film distopico. Particolarmente interessante, per chi volesse approfondire, è l’intervista rilasciata da Hawkinson per Indiewire , il cui link potete trovare qui.
13 serie tv con una fotografia ammaliante
The Young Pope di Paolo Sorrentino (2016)
(scritto da Elisa Pala)
Lenny Belardo (Jude Law) viene eletto pontefice dal collegio cardinalizio, vedendo in lui probabilmente un giovane cardinale italo-americano da poter giostrare con poca fatica. Lenny, però, ha un rapporto con la fede abbastanza complesso, più o meno come il suo passato che lo ha reso meno indifeso di ciò che sembra. Le immagini mozzafiato del regista premio Oscar si altalenano tra perdizione e ritrovamento, tra lussuria ed eleganza ed immortalando il fascino dello stellare cast: l’atmosfera misteriosa che avvolge i suoi personaggi tra cui la figura impenetrabile e paradossalmente avvenente di Jude Law nei panni di Papa Pio XIII sa rendere attraente un mondo discusso come la Chiesa, rivoluzionandone il punto di vista.