Non violentate Jennifer
Seppur L’ultima casa a sinistra di Craven sia più vecchio, il primo e vero rape and revenge straniero a seguire per filo e per segno ogni regola del genere, è proprio Non violentate Jennifer del 1978, nonché indubbiamente il più bello. Questo cult indiscusso è ancora attuale e per l’epoca presenta scene di nudità, violenza psicologica e fisica e tanta durezza. Jennifer Hills (una bellissima e pazzesca Camille Keaton) è una scrittrice di città, New York, che giunge in una cittadina di campagna più isolata, dove affitta una villetta nel verde per poter lavorare tranquillamente alla stesura del suo nuovo romanzo. Alla pompa di benzina gli uomini del posto la adocchiano e, vedendola avvenente e provocante, la seguiranno fino a casa per abusare di lei credendo che lei abbia dato loro il consenso soltanto perché indossava un abito corto.
”Sono bella e sexy, quindi ci sto” è il pensiero degli stupratori. La ragazza, pur se tenta di scappare, viene brutalmente violentata, pestata, sodomizzata e umiliata da ben quattro uomini, che fanno a turno di volta in volta, in una scena straziante della durata di quasi mezz’ora. Jennifer inizialmente sembrerà apparentemente morta, ma successivamente riuscirà ad avere la forza di rialzarsi e riprendersi per poi mettere in atto la sua vendetta contro i suoi molteplici stupratori. Il punto di forza di questo capolavoro è la violenza messa a nudo con un realismo spiazzante che ti colpisce come un pugno allo stomaco.
