Il MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo, sì, abbiamo un’istituzione di questo tipo) ha tenuto un incontro straordinario con i produttori delle migliori serie italiane, da presentare al mercato estero.
Il MIA sta lavorando sodo nell’ultimo periodo per valorizzare i prodotti italiani, con 60 mila incontri e 1800 ospiti, volti a lanciare le nostre produzioni sul mercato estero.
Il cambio di rotta evidente è la scelta della lingua. Se il nostro mercato è uno dei più radicali del doppiaggio e dell’italiano, dopo i successi di The Young Pope e Medici, le produzioni più importanti parlano inglese.
Sarà con questo proposito infatti che verranno prodotte The New Pope, Zero Zero Zero e Django.
Zero Zero Zero sarà l’adattamento dell’omonimo romanzo di Saviano, con Stefano Sollima nel ruolo di protagonista e scritto da Leonardo Fasoli e Mauricio Katz. Il soggetto in questione racconterà lo smercio di cocaina tra il Messico e l’Europa, raccontato nelle lingue inglese, spagnola, francese, calabrese, wolof e araba. Le riprese inizieranno a marzo.
Sky Italia e Cattleya produrranno invece un reboot nostrano del western Django di Corbucci, e a curarne la sceneggiatura saranno nuovamente Fasoli e Maddalena Ravagli.
Il progetto in cantiere più saliente per l’Italia è la seconda stagione de Medici: Masters of Florence, ambientata vent’anni dopo la prima stagione. Netflix è stata entusiasta di distribuire questo progetto, che mette in risalto una meravigliosa cultura nascosta al mondo per molto tempo. Per il CEO di Lux Vide, Luca Bernabei, questo è uno dei tanti progetti che devono scostare l’immaginario collettivo dal trinomiopizza-mafia-mandolino.
Affermazione che si contrappone almeno ideologicamente sulle migliori produzioni nostrane, che sono per lo più incentrate sulla malavita.
Gomorra è stata infatti prenotata per la quarta stagione, e Sundance Channel ha già trasmesso le prime due stagioni, confermando anche la terza sul mercato americano.