Ad essere onesti, degli Hawkwind andrebbe ascoltata tutta la discografia, dato che ogni album è più bello è fondamentale dell’altro, ma Space Ritual si contraddistingue per l’esordio al basso di un certo Lemmy Kilmister (che qualche anno dopo avrebbe fondato i Motorhead).
Sull’album non c’è molto da dire, rispetta le tradizioni di acidi e psichedelia degli anni settanta e apre la strada a tutta quella serie di riff lisergici che faranno da colonna portante del genere stoner rock
La band di Josh Homme riprende quanto proposto dai Kyuss, pulendone il sound sporco con linee sonore prese a piene mani dal grunge e dal blues, ottenendo un suono corposo ed energetico ben accompagnato dalle linee vocali di Homme.
La presenza di nomi di spicco come Nick Cave e Mark Lanegan impreziosisce ulteriormente un album che porta dentro di se’ l’eredità della band di Palm Desert, ma capacissimo anche di farsi conoscere e apprezzare senza aver mai ascoltato i Kyuss.