I 15 migliori biopic della settima arte
Il Divo di Paolo Sorrentino (2008)
(scritto da Elisa Pala)
VII Governo Andreotti. Tra le sale di Montecitorio, Sorrentino osa un’indagine sulla poliedrica ed enigmatica vita del senatore Giulio Andreotti, simbolo diretto del potere di quegli anni. Una rappresentazione che oscilla tra l’umano e il divino, attraverso lo sguardo immutabile di Toni Servillo, che non solo delinea la figura impenetrabile ed inaccessibile del senatore a vita, ma tenta un’analisi sulle logiche del potere politico e su ciò che ne concerne (interviste, atti giudiziari, corruzione, mafia). E di quanto la ricerca del potere privi l’uomo di qualsiasi etica, moralità ed umanità : ‘è inimmaginabile per chiunque la quantità di male che bisogna accettare per ottenere il bene.’
Milk di Gus Van Sant (2008)
La prossima storia è quella di Harvey Milk, primo candidato ad una carica politica negli Stati Uniti ad aver dichiarato pubblicamente la sua omosessualità . Il film ripercorre la vita, anche con l’utilizzo dei flashback. Vita terminata tragicamente purtroppo con l’assassinio del politico il 27 novembre del 1978 a San Francisco. Nel ruolo del protagonista c’è Sean Penn, che dona una dolcezza ed una forza unica a questo personaggio, fondamentale per l’armonia del film. Gli altri componenti del cast: James Franco, Emilie Hirsch e Josh Brolin. Un film sociale, che mostra con realismo l’odio ingiustificato dell’omofobia, e l’enorme coraggio di Milk nel portare avanti la sua carriera e nel mettere in piazza il suo orientamento sessuale, sopratutto in quegli anni. Milk ha ricevuto otto nominations agli Oscar del 2009, vincendo Miglior Attore Protagonista assegnato a Sean Penn, e Migliore Sceneggiatura Originale. Negli Stati Uniti il film ha avuto una prima distribuzione ridotta il 27 novembre, giorno dell’anniversario della morte di Harvey Milk, per poi uscire definitivamente nelle sale il 23 gennaio 2009. Delicato e forte.