7. The Departed (2006)
Una filmografia immensa con rare sbavature, composta da numerosi titoli che di diritto sono nella storia del cinema. Omaggio a Martin Scorsese
Il leggendario Jack Nicholson nei panni del potente boss mafioso irlandese Frank Costello in The Departed, gangster movie ispirato al noir orientale Internal affairs. Tra doppi giochi e un’impietosità che l’ha reso il più grande esponente mafioso di Boston, Frank Costello mostra anche una particolare premura nei confronti di una delle sue giovani reclute Billy Costigan (Leonardo Di Caprio).
Un capolavoro che mescola la visione tra bene e male, poiché entrambe corrotte in un universo dove non vi sono eroi ma solo l’inevitabile furia degli eventi e lo smarrimento dei personaggi.
Con l’aiuto dello sceneggiatore Nicholas Pileggi, autore dell’omonimo romanzo Casinò: Love and Honor Las Vegas, Scorsese ricrea la storia di Sam “Asso” Rothstein (Robert De Niro), proprietario del Casinò Tangiers. Asso è per prima cosa un razionale e metodico scommettitore in grado di portar via il denaro ai suoi clienti in una sorta di truffa legalizzata, ma la follia del suo amico-protettore Nicky Santoro (Joe Pesci) e le bugie della bella ma pericolosa Ginger (Sharon Stone) gli procureranno un bel po’ di guai.
Il film verte sulla descrizione del mondo criminale che in quegli anni si nascondeva dietro al gioco d’azzardo, Scorsese, con un taglio semidocumentaristico, descrive il funzionamento del Casinò e scava nell’intima psiche dei suoi tre personaggi principali. Ci sono tre modi per fare le cose: il modo giusto, il modo sbagliato e il modo in cui le faccio io.
Il programmatore di computer Paul Hackett (Griffin Dunne) si reca in un bar dove conosce Marcy (Rosanna Arquette). Da qui si avvierà una vera e propria avventura, o meglio, disavventura ai limiti dell’immaginabile.
Le luci punk del Berlin bar, le strade di Soho, le sculture di carta e la notte. Martin Scorsese è innamorato della sua New York, quella dei cineasti indipendenti che girano film per le sue strade. Crea, in questo a lui caro pezzo di terra, uno pseudo-labirinto iperreale che ci obbliga a restare con gli occhi incollati allo schermo, a domandarci, insieme ad Hackett, che cosa stia accadendo nella magica Soho. Senza dubbio tra i più ispirati e migliori film di Martin Scorsese.
La nostalgia è il tema di fondo dell’ultima fatica di Martin Scorsese. The Irishman è un affresco storico che usa la mafia come tramite per raccontare la storia di un Paese e degli uomini che lo compongono. Proprio quest’ultimi sono il fulcro dell’analisi scorsesiana. I sentimenti, le vite, le scelte di uomini legati a doppio filo l’uno con l’altro. La storia vera di Frank Sheeran e Jimmy Hoffa dona al regista l’occasione di tirare le somme della sua carriera, vita e arte. Un film indimenticabile con un terzetto d’eccezione: Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci.