Autore delle meravigliose New York-Stories, Martin Scorsese attraverso il suo sguardo realistico e la sua tecnica ineccepibile, spazia dal noir, al musical, alla commedia sia in epoca contemporanea che in fasi storiche passate.
Consigliamo 15 delle sue Opere per approcciarsi al meglio allo stile del regista di Little Italy, tra criminalità organizzata ed eroi imperfetti.
Esclusi eccellenti da “i migliori film di Martin Scorsese“: Il colore dei soldi; New York, New York; L’ultima tentazione di Cristo; L’età dell’innocenza, Silence.
I migliori film di Martin Scorsese
15. Shutter Island (2010)
Shutter Island è diventato sin da subito un piccolo cult del genere thriller. La trama contorta, l’illusione e il delirio la fanno da padrone in questo film “minore” di Martin Scorsese. Il regista decise di prendersi una pausa dai propri lavori in cantiere per dedicarsi ad una sceneggiatura che lo aveva colpito particolarmente, risultato? Shutter Island è uno dei più grandi successi commerciali del regista di Little Italy.
Il suo unico intento è quello di perseguitare la famiglia del suo ex avvocato Sam Bowden: Max Cady interpretato da un terrificante Robert De Niro sulla scia del villain originale (ruolo coperto dall’inquietante Robert Mitchum).
Il tatuato e rozzo sociopatico scorsesiano non conosce paura e pietà e colpisce le sue vittime tanto fisicamente quanto psicologicamente, invadendo la privacy familiare e seducendo la sedicenne figlia di Mr. Bowden. Un film che ricostruisce da zero le tematiche della pellicola originale (diretto da Jack Lee Thompson): il fanatismo malato, la punizione pseudo-divina, l’ipocrisia di facciata di una famiglia apparentemente equilibrata. Io sono simile a Dio e Dio è simile a me!
13. Hugo Cabret (2011)
Un inno d’amore al Cinema e alla sua storia, questo è Hugo Cabret. L’incursione di Scorsese nel cinema 3D è maestosa e visivamente indimenticabile. Un’opera che sin dagli esordi si è convertita in un classico della e sulla settima arte. Nostalgia, sogno, aspirazione, creatività sono solo alcuni dei temi che si mescolano in questo affresco storico che ha come protagonista un’affascinante Parigi di inizio ‘900. Una fiaba senza tempo che dimostra come il genio esuli dalle tecnologie usate, le quali sono solo un mezzo per dar vita a immagini ispirate ed emozioni totalizzanti.
La cosa che somiglia di più alla carne dell’uomo è la carne del porco.
New York, 1846. Cutting è lo spietato capo della banda dei Nativi. Grazie ad un grottesco Daniel Day-Lewis, il leader violento ed efferato ostenta la supremazia dei nativi americani ed un patriottismo quasi malato. Con i suoi baffi, il suo occhio di vetro e il suo imponente cilindro è il filosofo conservatore di un America pura e punto di forza di tutta la pellicola.
“L’America è nata nelle strade”. Scorsese omaggia chi ha dato le fondamenta alla sua amata metropoli, che si trova nel limbo fra l’Inferno e il Paradiso, e racconta del suo scomodo passato, tralasciando qualsiasi pregiudizio dietro il suo passare.