Quando, nel 2009, l’attrice vinse la statuetta, per il film “The Reader – A voce alta“ ringraziò ben 19 persone ma, tra i ringraziamenti, non apparve mai il nome di Harvey Weinstein, la cui società finanziò e distribuì il film.
Winslet decise, deliberatamente, di non ringraziare il produttore.
«Mi dissero “Assicurati di ringraziare Weinstein, se vinci”, ricordo di aver risposto “No, non lo farò”», spiega al Los Angeles Times, «Non era per ingratitudine. Se le persone non si comportano bene, perché ringraziarle? Il fatto che non dovrò mai più occuparmi di Harvey Weinstein, finché vivrò, è una delle cose migliori che sia mai successa e sono sicura che la sensazione sia universale», ha aggiunto la Winslet.
Harvey Weinstein è stato una figura molto importante per la carriera dell’attrice, il suo primo film “Heavenly Creatures” venne prodotto dalla Miramax, società co-fondata da Weinstein; Particolare che il produttore non mancava di ricordarle, come afferma al Los Angeles Times «Lungo tutta la mia carriera, ogni volta che me lo ritrovavo davanti, mi prendeva il braccio e mi diceva: “Non dimenticare chi ti ha fatto fare il primo film”. Come se dovessi tutto a lui. Con The Reader successe lo stesso: “Ti farò nominare agli Oscar”, “Ti farò vincere”. Era così che operava. Era prepotente e spiacevole.Non posso nemmeno iniziare a descrivere il suo comportamento vergognoso. È un vaso di Pandora che non sono pronta a scoperchiare pubblicamente. Niente a che fare con le violenze sessuali. Meno male, sono stata fortunata»