Le 10 migliori registe donne – Sesso debole a chi?
lo studio condotto dalla dottoressa Martha Lauzen, direttore esecutico del Center for the Study of Women in Television and Film dell’Università di San Diego, ha dimostrato che le opportunità per le donne che lavorano nei ruoli creativi al vertice dell’industria cinematografica sono diminuite di due punti percentuali rispetto al 1998, anno della prima rilevazione.
Questo è quanto ha riportato un articolo di Repubblica. È inutile negarlo, all’interno dell’industria cinematografica le registe donne sono una minuscola percentuale paragonata a quella degli uomini. Ciò dimostra che siamo ben lontani da una parità di genere in questo ambito lavorativo.
Le statistiche attuali dicono che su 250 film solo il 7% sono diretti da donne. Nella sceneggiatura le quote rosa salgono al 13%, sono al 17% sia nel montaggio che nella produzione esecutiva e al 24% nella produzione. Mentre scendono appena intorno al 5% nella direzione della fotografia. Nel complesso le donne impegnate nel cinema sono il 17% del totale (percentuale che arriva al 19% nelle produzioni indipendenti). Diversità e inclusione restano dunque due concetti molto lontani dalla realtà del mondo del cinema.
Con questa top vogliamo dimostrare come ci siano donne capaci di realizzare grandi opere cinematografiche, e insieme a queste il nostro augurio è che nel futuro ce ne potranno essere sempre di più.
La Bigelow è senz’altro una delle registe più famose nel panorama hollywoodiano. È stata la prima donna a ricevere il premio Oscar come migliore regista per The Hurt Lockernel 2010. La sua carriera inizia all’insegna del cinema indipendente, per poi prendere la strada del cinema delle grandi produzioni di Hollywood. Point Break è stato il suo primo successo. Il film, oltre ad essere diventato un cult nel cinema americano degli anni ’90, è riuscito ad affermare la Bigelow come regista. Da non dimenticare Strange Days (1995), film distopico fantascentifico e il più recente Zero Dark Thirty (2012). La Bigelow si è sempre occupata di temi e storie toste, blockbuster di azione e di guerra, considerati tipicamente maschili.