Ci sono sempre più coinvolti, ogni giorno che passa. Lo scandalo che rischia di scrivere un nuovo capitolo nella storia delle major sta causando problemi a non poche personalità del cinema, arrivando anche alla Miramax Italia.
Prima di entrare in merito alla questione italiana, nel caso vi siate persi dei pezzi, potete recuperare tutti i tasselli del Caso Weinsteinqui.
Ad aprire il fuoco su Fabrizio Lombardo, ex presidente di Miramax Italia, è un tweet della stessa Asia Argento.
Oramai è fuoco aperto su tutti, e tutti cercano di starne alla larga alla svelta. Perfino Amazon ha sospeso le riprese della serie con Robert De Niro a causa di sospetti coinvolgimenti con lo scandalo.
Asia Argento, che negli ultimi giorni ha ricevuto da parte di Lombardo dei messaggi aggressivi, giustificati come inviati per sbaglio, avrebbe accusato l’ex presidente di averla presentata a Weinstein durante il Festival di Cannes, portandola in una stanza dell’Hotel du Cap. Lui però smentisce, ammettendo alcune amnesie e di essere stato presentato lui alla Argento da Weinstein, e non viceversa.
Anche Zoe Brock ha dichiarato di essere stata presentata a Weinstein da Lombardo, quando aveva solo 23 anni. L’italiano è riconosciuto come il miglior procuratore di ragazze e organizzatore di feste per conto di Harvey Weinstein.
Lombardo avrebbe inoltre fatto sapere, su consiglio del proprio avvocato, che è pronto a rimediare legalmente contro Asia Argento e contro i media che foraggeranno falsità e notizie non verificate.
A mettere in contatto l’italiano e l’americano fu Giuseppe Tornatore. Da questo incontro nacque una prolifica collaborazione politica che, stando alle parole di Lombardo, riusciva a portare da Italia, Francia e Spagna, una cinquantina di voti utili alla Miramax agli Oscar.
Un lavoro svolto invano: l’Academy ha appena espulso Harvey Weinstein dalla lista dei suoi membri.
La valanga si è appena staccata dalla cima della montagna, ed è già successo di tutto. Questo scandalo potrebbe preparare i fan di qualsiasi personaggio del cinema al peggio.