Umberto Lenzi
Regista tra i più eclettici nel panorama italiano, Lenzi è considerato uno dei maestri del poliziottesco (insieme a Fernando Di Leo e Engo G. Castellari). Grandiose le sequenze d’azione e le scene di violenza granduignolesca dei suoi lavori, come in Milano odia: la polizia non può sparare (con una bellissima OST di Ennio Morricone) e Napoli violenta. Si è messo in discussione più volte, affrontando con successo anche il giallo all’italiana (inizialmente quello di matrice hitchockiana e successivamente quello di deriva argentiana) e l’horror, dove è riconosciuto come il secondo maestro dei film cannibalici, dopo Deodato.
Sua la geniale idea di far diventare Tomas Milian un personaggio comico, introducendo il Monnezza in Il trucido e lo sbirro.
Adesso, ormai ritirato dal mondo del cinema, scrive romanzi noir, riscuotendo un discreto successo.