I dieci migliori registi del cinema di genere italiano

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  • Umberto Lenzi

Regista tra i più eclettici nel panorama italiano, Lenzi è considerato uno dei maestri del poliziottesco (insieme a Fernando Di Leo e Engo G. Castellari). Grandiose le sequenze d’azione e le scene di violenza granduignolesca dei suoi lavori, come in Milano odia: la polizia non può sparare (con una bellissima OST di Ennio Morricone)  e Napoli violenta. Si è messo in discussione più volte, affrontando con successo anche il giallo all’italiana (inizialmente quello di matrice hitchockiana e successivamente quello di deriva argentiana) e  l’horror, dove è riconosciuto come il secondo maestro dei film cannibalici, dopo Deodato.
Sua la geniale idea di far diventare Tomas Milian un personaggio comico, introducendo il Monnezza in Il trucido e lo sbirro.
Adesso, ormai ritirato dal mondo del cinema, scrive romanzi noir, riscuotendo un discreto successo.

lenzi

  • Sergio Leone

Se avete deciso di cliccare su questo excursus nel cinema di genere italiano, sicuramente conoscete quest’uomo; colui che ha rivoluzionato il western con Per un pugno di dollari (ri-adattamento di La sfida del samurai di Akira Kurosawa) e che ha diretto almeno tre film, tra i più belli di sempre nell’intero panorama del cinema del nostro paese: Il Buono, il Brutto, il Cattivo, C’era una volta il West e C’era una volta in America.
Il maestro.

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