Stephen King
“Eleven” è una sorta di mix tra due personaggi storici presi dai romanzi di Stephen King; Carrie e Firestarter. Tra i due, Stranger Things, si ispira maggiormente a Carrie, soprattutto per l’educazione ricevuta. Ma l’aspetto più riconoscibile, preso in prestito dallo scrittore è il logo dello show; vi sembra di aver già visto quel carattere? Basta prendere una vecchia copia di Cose Preziose (Needful Things) per capire dove.
Guerre Stellari – L’impero colpisce ancora (1980)
Il film nel mondo di Stranger Things è uscito da 3 anni, rendendo assolutamente sensata l’ossessione dei ragazzi per il secondo episodio della trilogia originale. Mike mostra ad Eleven il suo giocattolo di Yoda e si riferisce ai suoi poteri come se fossero quelli di una Jedi. Ma le citazioni non si fermano qua, con Dustin che invoca più volte Lando ogni qualvolta crede che Elle possa tradire la loro fiducia. In questo caso preferiremmo avere più Elle che Lando, poiché il tradimento non viene mai compiuto.
E.T. (1982)
La citazione madre di tutta la serie, la più presente nelle atmosfere, nelle inquadrature e nella storia stessa. Stranger Things deve tantissimo alla stupenda storia di Steven Spielberg, dove un ragazzo dei sobborghi diventa amico e aiuta un alieno in difficoltà. La città anche non essendo la stessa richiama fortemente quella del film. Per non parlare di come tutti i ragazzi si spostino in bicicletta, mentre cercano di nascondere ai loro parenti un “essere” dagli strani poteri. Ma soprattutto Elle ricorda l’alieno che ha scaldato il cuore di più generazioni; il suo girovagare per la casa, la telecinesi usata mentre viene portata in bici da Mike e, soprattutto, il tentativo di mascherare Elle ci riportano a vari momenti del film di Spielberg. Ma forse, e più importante di tutti, è la dolcezza e il desiderio di soddisfare le proprie curiosità che Stranger Things prende maggiormente in prestito da E.T.