Trainspotting è senza dubbio il romanzo di maggior successo dello scrittore scozzese Irvine Welsh.
Nel 1996, con il boom dell’adattamento cinematografico del regista Danny Boyle, Trainspotting è diventato un cult in grado di far appassionare milioni di persone alle vite di un gruppo di giovani tossicodipendenti scozzesi.
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Uno dei punti di forza della pellicola è l’eccezionale colonna sonora. Tutti ricordano l’iniziale Lust for life di Iggy Pop che fa da sottofondo al celebre monologo di Mark Renton.
La musica ha però un ruolo fondamentale anche nel romanzo di Welsh. Il racconto delle vite dei protagonisti è immerso nell’atmosfera musicale dei primi anni Novanta.
Mark Renton ha tutti i dischi di David Bowie. Ce lo racconta quando, in una delle scene iniziali del romanzo, gli si siede accanto sull’autobus una ragazza che ascolta Golden Years col Walkman. Rent ci tiene poi a specificare che i suoi dischi del Duca Bianco sono solo copie pirata.
La musica per Rent è anche uno dei primi argomenti di conversazione con la giovanissima Dianne. Lei dice di amare i Simple Minds, Mark sostiene che i Simple Minds siano diventati pessimi dopo essersi uniti al filone del rock impegnato degli U2.
Non mancano ovviamente i riferimenti ai Joy Division. Mark, in piena riabilitazione familiare, canticchia She’s lost control e paragona Ian Curtis all’amico Matty per il loro comune desiderio di autodistruzione.
Quella stessa sera al Dockers’ Club i genitori di Mark si mettono a ballare Sultans of swing dei Dire Straits, elogiandone la freschezza.
Sulla parete della stanza di Mark ci sono due poster: il calciatore Paddy Stanton e Iggy Pop che rompe dischi con un martello.
Simon, per tutti Sick boy, fa invece la sua comparsa nel romanzo canticchiando il ritornello di I was made for loving you dei Kiss per prendere in giro gli amici e per mostrare subito la sua natura di eccentrico conquistatore.
Spud, l’ingenuo e simpatico amico di Mark e Simon, è insieme a Rent nel momento dell’approccio a Dianne e riesce ad attirare l’attenzione dell’amica iniziando un discorso su Frank Zappa.
Poi, mentre ci prova con la bella Nicola Hanlon, Spud riflette sulle parole di There is a light that never goes out degli Smiths.
La musica diviene anche grande strumento di aggregazione quando i protagonisti si trovano tutti riuniti per i festeggiamenti di capodanno. Rent, Sick boy, Spud, Stevie e anche il violento Francis Begbie, per tutti Franco, cantano in coro le canzoni degli irlandesi The Wolfe Tones.