I 9 film più deludenti del 2017 fino ad ora secondo la Scimmia

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Il 2017 è stato un anno di pellicole altisonanti, ma non sempre la qualità della pellicola ha incontrato le aspettative che il pubblico aveva elaborato nell’attesa. E se per Blade Runner 2049 e It i risultati sono stati notevoli, per Mother! si sono aperti interessanti dibattiti, il destino di altri film è stato decisamente meno appagante, con scarso successo al botteghino o cattive opinioni da parte di critica e pubblico. Ecco, secondo il modesto parere della nostra redazione, quali sono stati i 10 film più deludenti del 2017 fino ad oggi.

9) Trainspotting 2, di Danny Boyle 

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“Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni.”

E’ questa la frase emblema del leggendario monologo del film culto degli anni 90 quando il gruppo di esagitati amici Mark Renton, Begbie, Sick boy e Spud si ribellava alle imposizioni della società scegliendo di non scegliere. Il capolavoro generazionale di Danny Boyle tralascia ogni didascalia morale per darsi alla rappresentazione assoluta. I personaggi vivono la loro storia senza essere giudicati da alcuna descrizione e la droga rimane un atto puramente narrativo, una triste, ma tangibile, alternativa alla non-scelta.

L’ironica sincerità del cult non verrà però ripresa nel sequel, Trainspotting 2, rielaborazione dell’omonimo romanzo “Porno” di Irvine Welsh che riprende la vita dei quattro amici esattamente 9 anni dopo la fuga di Rent dalla Scozia. La rielaborazione cinematografica, invece, si spinge ben 20 anni dopo. Questa scelta, a detta del regista, nasce dall’obiettivo di non emulare lo sprezzante cinismo del primo cercando di mostrare una storia più autentica, più vicina a noi, grazie alla presa di coscienza da parte dei personaggi sul tempo che passa.

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Forse, la scelta di non replicare la sfrontatezza del primo che ha meritatamente ottenuto un certo prestigio, dato anche dal fatto che ha contribuito a cambiare il modo di vedere il Cinema, non ha di certo appagato le aspettative del suo pubblico. Pubblico che, però, ha apprezzato la scelta di riproporre il vecchio repertorio in chiave contemporane; un piacevole remix di una colonna sonora memorabile.

(a cura di Elisa Pala)

8) L’inganno, di Sofia Coppola

the beguiled copertinaQuando fu presentato in concorso al Festival di Cannes “L’inganno” di Sofia Coppola ha generato grandi aspettative, se non altro tra gli spettatori che apprezzano il lavoro della regista. Queste aspettative sembravano aver addossato al film un’aura da capolavoro, come se fosse quello della Coppola. Tuttavia rispetto alle aspettative iniziali il film si dimostra deludente, appunto, tanto da meritare un posto in questa lista. La Coppola dimostra ancora una volta le sue capacità tecniche, creando un’opera sicuramente raffinata e ricercata. La pellicola sembra avvolta da un’atmosfera soffusa, languida come se ci si ritrovasse in un luogo ameno. Ciò non basta però a distogliere l’attenzione da personaggi che risultano piuttosto fastidiosi, per il modo in cui sono stati rappresentati e agiscono.

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Il film ruota attorno alla figura del caporale John, al quale sono rivolte le attenzioni dei personaggi femminili che abitano la casa. Sembrano in competizione le une con le altre per ottenere qualcosa da lui, uno straniero venuto a spezzare la monotonia della loro condizione. Allo stesso modo il caporale elargisce le sue avances senza remore, alla stregua di un don Giovanni moderno. Sicuramente la Coppola è riuscita bene a gestire i suoi attori, che si dimostrano validi nelle loro rispettive interpretazioni. Menzione particolare per la Kidman e Farrell. Il finale salva indubbiamente quella che potrebbe essere un’opera scialba e stucchevole, un melodramma. “L’inganno” è sicuramente un film piacevole e vale la visione, se non altro per la messa in scena, ma non all’altezza di lavori precedenti della regista. 

(a cura di Aurelio Fattorusso)