I migliori 10 film di fantascienza vintage italiana

Il mostro è in tavola… barone Frankenstein (1973), di Paul Morrissey, Andy Warhol, Antonio Margheriti

Il barone Frankenstein è un serbo nazionalista amante della necrofilia e dell’incesto. Durante un esperimento tenta di creare la razza perfetta accoppiando due cadaveri, rattoppati con ago e filo e portati a nuova vita grazie a esperimenti tenuti nascosti. Noncurante, però, della morte.

Si tratta di uno dei due film girati in Italia dalla “factory” di Andy Warhol. Margheriti si occupa più che altro del trucco. Chiaramente macabro, ma anche in bilico tra l’orrore vero e la parodia.

Zeder (1983), di Pupi Avati

Dopo La casa dalle finestre che ridono, Pupi Avati dirige un altro horror ambientato in Romagna, la sua regione. Dai cosiddetti “terreni k”, i morti possono tornare in vita e trascinare i vivi nelle tenebre. Un giovane scrittore bolognese (Gabriele Lavia) indaga sul fenomeno. Troppa intelligenza o troppa curiosità da parte del protagonista?

Film angosciante dalla prima all’ultima scena; Pupi Avati – che scrive il film con Maurizio Costanzo e Antonio Avati – sa come gestire un film. E non siamo certamente noi i primi a raccontarvelo.