L’ultimo uomo della Terra (1964), di Ubaldo Ragona/Sidney Salkow
Nato grazie a una co-produzione italo-statunitense, il film è il primo adattamento del romanzo Io sono leggenda (1953), nonché il più fedele. La razza umana è stata spazzata via a causa di un’epidemia che ha trasformato tutti in vampiri. Lo scienziato Robert Morgan (Vincent Price) è l’unico superstite della Terra. Egli è così è costretto a organizzare una resistenza: di notte rimane in casa con in mano aglio e specchi, di giorno gira per la città in cerca di generi di prima necessità.
L’ultimo uomo sulla Terra è un grande B-movie, reso tale grazie alla fotografia di Franco Delli Colli, ma anche all’interpretazione di Price.