La celebre copertina è stata realizzata per i Pink Floyd dal designer britannico Storm Thorgerson, fondatore dello studio di grafica Hipgnosis. Dopo le fotografie di Thorgerson scelte per Ummagumma e Atom Earth Mother i membri della band chiesero al designer un’immagine pulita e intelligente in grado di rappresentare l’album.
Tra le sette proposte i Pink Floyd scelsero il prisma triangolare che scompone un fascio di luce in sei colori.
Sex Pistols –Â Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols (1977)
Il primo ed unico studio album dei Sex Pistols riuscì ad attirare l’attenzione del pubblico grazie all’influenza ed al clamore suscitati dal punk rock, di cui la band londinese era pioniera.
Ovviamente, anche la cover dell’album era fatta apposta per dare nell’occhio: colori sgargianti e scritte a caratteri cubitali, tra cui la parola Bollocks, che causò non pochi problemi, tanto da far censurare la copertina, o addirittura da spingere molti rivenditori a rimuoverla dai propri negozi.