4) JoJo Mayer | Christian Meyer
Dalla Svizzera con Furore!!
Perfezionisti, JoJo Mayer riesce con un kit minimalista a tenere groove drum’n’bass a velocità impressionanti. Cassa, rullante e Hi-Hat è tutto quello che gli serve per esprimersi al 100% con successo. I suoi groove sono articolati e ricchi, dotati di dinamiche infinite, riesce a far cantare il proprio strumento senza la necessità di navigare fra più e più pezzi. La padronanza tecnica è indiscutibile.
Meyer come il suo connazionale ha una tecnica impeccabile e capacità espressive eccelse. Trascina assieme agli altri musicisti di Elio e Le Storie Tese ritmiche complesse e fraseggi intricati. Spesso distratti dalla dialettica di Elio non ci si rende conto del lavoro immenso che questo batterista crea di volta in volta.
Ed eccoci arrivati al gradino più basso del podio! Qui troviamo due personaggi di spessore quali Neil Peart e Buddy Rich!
Ragazzi, questi hanno alzato l’asticella di quello che può essere un solo con la batteria. Buddy Rich ai suoi tempi sembrava un marziano: era un fenomeno, da solo riusciva a tenere banco senza difficoltà, senza risultare mai ripetitivo e faceva pendere le folle dalla punta delle sue bacchette. Idolo!
Peart avendo dalla sua anche l’era moderna, dove la batteria era molto più sdoganata, ha generato dei soli paurosi. La sua eccelsa tecnica gli permette di esprimere tutto il suo estro con tempi dispari, sincopati e l’unione di decine di pezzi. Oltre all’utilizzo di numerosi pad elettronici, per dare il giusto pepe a tutto quanto.
Medaglia d’argento per questi due Maestri: Carter Beauford e Dennis Chambers.
Maghi della Jam Session, improvvisano nei loro live con i rispettivi compagni d’arme, riuscendo a creare climax ed ambiente semplicemente seguendo il loro istinto.
Talenti naturali con l’orecchio sopraffino e la capacità innata di saper mettere il colpo giusto al momento giusto. Il palcoscenico è il loro regno ed il live il loro masterpiece ogni volta.