Una delle principali regole, quando si viaggia, è adeguarsi ai costumi e alla cultura del luogo. Sia per rispetto, sia per evitare spiacevoli imprevisti.
Nella classifica che segue tratteremo i 10 artisti che, grazie ai loro comportamenti o ad altri motivi (banali e non) si sono guadagnati un’iscrizione nel libro nero di una nazione.
10 – Fred Durst
Per chi non lo conoscesse,il cantante dei Limp Bizkit è un po’ il Kanye West del 2000. Come per l’artista di colore, anche al buon Fred piace far incazzare la gente con discorsi fuori luogo e situazioni imbarazzanti, rimediando quasi sempre figuracce.
Nel 2016, durante un’intervista in cui gli venne chiesta una dichiarazione sulla disputa in corso tra Russia e Ucraina, il musicista manifestò il suo desiderio di trasferirsi in Crimea, annessa allo stato russo nel 2014.
Le autorità ucraine non hanno preso bene la cosa, proibendo a Durst e i Limp Bizkit di entrare in Ucraina fino al 2021.
La cantante islandese è bandita perennemente dalla Cina dal 2008. Il motivo fu di aver promosso l’indipendenza del Tibet, dedicandogli la canzone Declare Indipendence durante un concerto a Shangai.
Il ministero della cultura cinese vide l’esibizione di Björk come “un’attentato all’unità della nazione”, vietandole di entrare nei loro confini per il resto della sua carriera.
8 – Led Zeppelin
La band di Robert Plant e soci si vide negare la possibilità di suonare a Singapore nel 1972. Motivo? I capelli lunghi.
Sembra incredibile, ma fino agli anni novanta a Singapore era illegale portare i capelli entro una certa lunghezza, pena la reclusione e il taglio della chioma. Questa contromisura era stata presa dalle autorità per contrastare la cultura hippie, che veniva vista come negativa per lo sviluppo culturale del paese.