6. Patti Smith – Horses (1975)
Horses di Patti Smith rappresenta il lato più poetico e teatrale del punk rock, ed arriva subito prima dell’esplosione del fenomeno vero e proprio. Quello di Patti Smith è un punk newyorchese, bohemien, fatto per gli artisti e i beatnik.
La ragazza recita, perdendosi in lunghe digressioni liriche dal sapore dylaniano, mentre la sua band scandisce quei ritmi veloci e violenti che sarebbero presto diventati la caratteristica portante del movimento.
Celebre, in questo album, la versione della canzone Gloria di Van Morrison, che la Smith introduce con questi versi: “Jesus died for somebody’s sins but not mine”.