7. Black Flag – Damaged (1981)
Altro manifesto dell’hardcore punk, Damaged dei Black Flag rifugge ogni scorciatoia melodica per concentrarsi su un connubio di puro rumore e aggressività, riuscendo quasi a restituire l’atmosfera degli scatenati concerti dell’epoca.
Una canzone come Rise Above è diventata un vero e proprio inno, mentre il resto del disco accompagna l’ascoltatore lungo un percorso fatto di disperato nichilismo, collera esplosiva e ritmi serratissimi.
Iconica anche la copertina, che ritrae il cantate e frontman della band, Henry Rollins, mentre rompe uno specchio con un pugno. Beninteso, l’immagine venne costruita ad hoc.