Oscar 2018: inizia la corsa al premio per 14 pellicole italiane

Quattordici pellicole italiane hanno iniziato la prima fase che potrebbe portarli alla cerimonia finale prevista per il 4 marzo 2018.

sarà faticoso per le pellicole italiane raggiungere l'Oscar
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Le italiane e gli Oscar 2018

In questi giorni, l’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) ha ricevuto quattordici candidature spontanee da parte dei film nostrani desiderosi di concorrere agli Oscar come Miglior film in lingua straniera. La regola prevede che al concorso possano partecipare pellicole uscite tra l’ottobre 2016 e il 30 settembre 2017

La preselezione prevede tre fasi, ove la prima si concluderà il 26 settembre, quando l’Anica sceglierà tra queste candidature spontanee quella più meritevole di essere mandata negli States.

La seconda, invece, porterà la pellicola scelta negli Stati Uniti, per iniziare il percorso di lancio e cercare di finire nella lista dei “magnifici nove”.

Infine, la terza fase prevede la votazione all’interno della cerimonia finale, prevista per il 4 marzo 2018 al Dolby Theatre di Hollywood a Los Angeles.

I pronostici vedono Fortunata di Sergio Castellitto in pole position. Mentre, La Gatta Cenerentola di Alessandro Rak proverà ad aggirare la regola che non prevede lungometraggi animati per questa categoria.

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Ecco i quattordici titoli presentati per la corsa agli Oscar :

A CIAMBRA di Jonas Ash Carpignano

CUORI PURI di Roberto De Paolis

L’EQUILIBRIO di Vincenzo Marra

UNA FAMIGLIA di Sebastiano Riso

FORTUNATA di Sergio Castellitto

GATTA CENERENTOLA di Alessandro Rak – Ivan Cappiello – Marino Guarnieri – Dario Sansone

HO AMICI IN PARADISO di Fabrizio Maria Cortese

L’ORA LEGALE di Salvatore Ficarra e Valentino Picone

L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre

SICILIAN GHOST STORY di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia

LA STOFFA DEI SOGNI di Gianfranco Cabiddu

LA TENEREZZA di Gianni Amelio

TUTTO QUELLO CHE VUOI di Francesco Bruni

LA VITA IN COMUNE di Edoardo Winspeare

che ne pensate? Li avete visti tutti?

Credit: ANSA