Indiana Jones e il regno del teschio di Cristallo, Steven Spielberg(2008)
Nella nostra classifica dei passi falsi più clamorosi dei grandi registi, non poteva certo mancare il meno riuscito dei capitoli dedicati all’archeologo più famoso della storia: Indiana Jones e il regno del teschio di Cristallo.
Il film, uscito nel 2008, “trionfò” giustamente anche ai Razzie Awards nella categoria Peggior Sequel. Nonostante un coparto visivo sommato all’altezza, quest’ultimo capitolo della tetralogia risente di una sceneggiatura caotica e dispersiva.
Il carisma di Harrison Ford e i sentimenti scatenati del ritorno dell’archeologo, non sono sufficienti a salvare una pellicola che odora di fan service, come se Lucas e Spielberg avessero realizzato il film pensando più a cosa avrebbero voluto vedere gli apassionati che alla coerenza dell’opera realizzata.
Emblematica, in tal senso, è l’ormai celebre scena in cui il dottor Jones sopravvive ad un’esplosione nucleare grazie a… un frigo.
A peggiorare la situazione ci si mette il (vano) tentativo di incensare un impacciato Shia LaBeouf come “erede” di Harrison Ford.
A 19 anni da Indiana Jones e l’Ultima Crociata, Steven Spielberg confeziona uno dei suoi film meno riusciti, oltre che meno necessari. La speranza è quella che l’eventuale quinto capitolo possa in parte riscattarsi, donando Indiana Jones la chiusura che un’icona del genere merita.
Giallo, Dario Argento(2009)
Il detective Enzo Avolfi (Adrien Brody) segue un caso di omicidio: la vittima è una modella ed è stata rapita da un tassista. Sua sorella, interpretata da EmmanuelleSeigner, cerca disperatamente di trovarla.
Non è il primo caso di rapimento, l’uomo infatti ha già ucciso altre giovani, sempre utilizzando la tecnica del taxi. Sappiamo tutti che la carriera di Dario Argento ha subito un calo progressivo, se si pensa alle sue prime opere come Profondo Rosso e L’Uccello dalle Piume diCristallo, ma qui si esagera.
Giallo è un film pieno di criticità, sembra uno quei film tv della domenica pomeriggio. Il cast internazionale, che dovrebbe alzare un po’ il livello, non fa il suo lavoro. Adrien Brody esagera con la caratterizzazione del suo personaggio, decisamente sopra le righe per tutta la durata del film.
Un altro grande problema del film è costituito dalla sceneggiature: senza fare spoiler, la ‘soluzione finale’, che dovrebbe lasciare attoniti, visto che si sta parlando appunto di un giallo, sembra quasi uno scherzo per quanto è ridicola.