Entrato di prepotenza nei cuori di chiunque, Gogo Yubari è uno dei tanti personaggi minori di Kill Bill ma allo stesso uno dei più perturbanti. Interpretata da Chiaki Kuriyama, Gogo è la guardia del corpo personale di O-Ren Ishii, una delle tante persone presenti nella lista della Sposa, nonchè capo della yakuza, la mafia giapponese. Giovane di soli 17 anni, con il suo vestito da scolaretta, Gogo è un concentrato di astuzia e cattiveriafine a sè stessa.
Emblematica la scena in cui senza alcun motivo trafigge un pover’uomo in un bar. Libido e destruido in una sola persona ed in un solo momenti, la pulsione di vita che coincide con quella di morte, mentre infilza con la katana l’uomo seduto accanto a lei nel bar, per il solo gusto di rovesciare i ruoli dell’amplesso, di penetrare e non essere penetrata. E di fronte all’improvviso atto di clemenza da parte della Sposa (nella fantastica sequenza in cui uccide tutti gli “88 folli“), Gogo le risponde con una risata composta, prima di scatenare un breve incontro fisico che culminerà con un’ennesima citazione filmica.
La morte di Gogo, mentre lacrima sangue, rimanda necessariamente alla scena del capolavoro di Fulci “Paura nella città dei morti viventi“. La mancanza di esperienza, vista la giovane età, viene colmata dalla sua sete di sangue e dalla sua aggressività nonchè dalla sua servilità verso la sua “mistress”, come viene definita da Uma Thurman.
Un personaggio sicuramente particolare che sebbene la sua brevissima presenza nel film, è rimasta nel cuore di qualunque fan di Kill Bill.
15. Francis “Franco” Begbie – Trainspotting (Danny Boyle)
Neanche si faceva di droga, si faceva di gente lui!Lo mandava fuori di testa, gli scatenava i sensi.
Non è certo il protagonista della pellicola, ma sicuramente rimane uno dei personaggi più memorabili. Interpretato da Robert Carlyle, che con questo personaggio ha fatto centro e ha segnato la storia del cinema con uno dei personaggi più folli e fuori dalla righe.
Anche se apparentemente è amico dei quattro ragazzi, Begbie riesce a malapena a tollerarli, frequentando la loro cerchia esclusivamente per un bisogno di ricevere attenzioni e soprattutto timore reverenziale, da bravo megalomane qual è. Sì perché Begbie non è uno che va per il sottile, malgrado critichi pesantemente i suoi amici per la loro dipendenza dalle droghe, lui stesso è dipendente dalla violenza, dall’alcol, dai furti.
Un mix letale che da vita allo psicopatico perfetto: imprevedibile, irascibile, violento, il tutto condito con uno stile grottesco. È il tipico tizio che non vorresti mai fare arrabbiare perché non sai mai come potrebbe reagire. Uno squilibrato totale, come non amarlo?