I 32 personaggi più pulp della storia del cinema

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29. Indiana Jones – Saga Indiana Jones (Steven Spielberg)

indiana jones e lultima crociata foto 2

Il personaggio interpretato da Harrison Ford è un eroe atipico. Cacciatore di reliquie e professore universitario, si beffa in modo ironico sia degli alleati che degli avversari, ponendosi spesso e volentieri in modo presuntuoso e irritante.

Contraddistinto da frusta, revolver e cappello, è riuscito a entrare immediatamente nell’immaginario comune proprio per il suo atteggiamento cinico, capace di donarci scene iconiche come nel breve duello contro lo spadaccino che vuole esaltare la sua tecnica.

(a cura di Claudio Faccendi)

 

28. Slevin Kelevra – Lucky Number Slevin (Paul McGuigan)

Slevin

Uno sprovveduto e sfortunato ragazzo di nome Slevin Kelevra (che in ebraico significa “cane rabbioso”), dopo aver perso in un colpo solo il lavoro, la fidanzata e il portafoglio, si trasferisce a casa del suo amico Nick.

Imperturbabile perché affetto da atarassia, in assenza del padrone di casa, Slevin si ritrova coinvolto in un pericoloso scambio d’identità che lo costringerà per l’occasione a trasformarsi in uno spietato killer.

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Durante il compimento dell’operazione il ragazzo si rivelerà però, meno ingenuo del previsto, tenendo alto il significato del suo nome…

(a cura di Andrea Tarenzi)

 

27. Big Boy Caprice – Dick Tracy (Warren Beatty)

Big Boy Caprice

Tu, fesso idiota di uno sbirro! Tu che respingi me, io ti sto offrendo le chiavi di un impero e tu… Tu vieni a dirmi che rappresenti la Legge?! Io sono la Legge!!! Io!!

Film diretto ed interpretato da Warren Beatty, liberamente ispirato all’omonimo fumetto di Chester Gould, vincitore di tre premi Oscar.

Big Boy è l’antagonista di Dick Tracy, interpretato da un’irriconoscibile Al Pacino, che per il ruolo ricevette una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Gangster spietato e personaggio altamente sopra le righe, in primo luogo per il suo aspetto altamente caricaturale, tutto di lui è esagerato al limite del grottesco, il corpo, il volto, gli abiti, e perfino i gesti, facendo riferimento al personaggio del fumetto.

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È l’incarnazione dello stereotipo del gangster, portato all’ennesima potenza e di conseguenza ridicolizzato tramite l’esaltazione dei tratti. Big Boy è un megalomane, isterico, folle, donnaiolo crudele. È un “oltre” sotto ogni punto di vista.

(a cura di Chiara Volponi)