9. Dr. Gonzo – Paura e delirio a Las Vegas (Terry Gilliam)
Caratteristica della poetica di Gilliam è attingere da romanzi, dalla storia, da vicende in qualche modo già narrate ed reinterpretarle creando un nuovo prodotto, lavorando largamente a nuove caratteristiche e andando a creare film che stanno sempre in bilico tra la realtà e l’assurdo.
Nella fattispecie di Paura e Delirio però Gilliam potè partire, per la propria sceneggiatura, da un soggetto già altamente viziato come era il romanzo di Hunter Stocker Thompson. Accade così che Oscar Zeta Azacosta, attivista, politico, romanziere e procuratore americano, di origini messicane, portavoce dei diritti del popolo ispanico, diventa nel film Paura e Delirio a Las Vegas, un avvocato samoano, schizzato, che insieme a Raoul Duke incarna alla perfezione lo Zeitgeist dell’era post-anni ’60.
Giliam nella realizzazione del dottor Gonzo, portavoce del Gonzo journalism, realizza un perfetto portabandiera, al pari di Duke, della nuova corrente giornalistica inventata da Thompson. Gli amanti di Gilliam avranno riconosciuto uno dei momenti più alti della passione cinematografica del regista in questo film.
Il personaggio di Gonzo si alterna con Duke nell’entrare ed uscire dalla realtà del mondo circostante per portarsi in mezzo a deliri e allucinazioni psicotrope in cui l’estro del regista americano e dell’attore (Benicio del Toro) si esaltano massimamente.
Per Mickey Knox, citando l’Alfred di Nolan, si potrebbe dire che “certi uomini vogliono solo vedere bruciare il mondo”. Mickey Knox nasce dalla mente di Tarantino e rappresenta la quintessenza della follia omicida generata dalla società mass-mediatica americana.
Portato sul grande schermo dall’anti-americano Oliver Stone, Mickey Knox è il prodotto disturbato dell’altrettanto disturbante società americana, portato alle estreme conseguenze.
In compagnia della moglie, Mallory Knox, Mickey porta morte e caos lungo la sua strada, per il solo gusto di farlo, privando così la violenza di un qualsiasi senso. Parte della critica ant-americana di Oliver Stone, il suo personaggio finisce per diventare l’oggetto della sua stessa satira. Mickey Knox ispirerà numerosi giovani a compiere atti di violenza fini a se stessa; come ad esempio il famoso massacro della Columbine High School.
7. Vincent Vega – Pulp Fiction (Quentin Tarantino)
John Travolta è Vincent Vega in Pulp Fiction. Un sicario tossicodipendente che uccide con fredda tranquillità tutti i suoi nemici, i nemici di Marsellus Wallace. Ha lavorato ad Amsterdam per ben tre anni e ora lavora per Marsellus insieme al suo partner Jules Winnfield.
Eppure non si può non amare Vincent, così impacciato e ridicolo nella sua inettitudine e ironia. Vincent vive a Redondo Beach e guida sulla sua Chevrolet Malibu rossa degli anni ’60, va in giro in un completo nero, porta i capelli lunghi raccolti in una coda e fa frequente uso di eroina. La toilette è un luogo sfortunato per lui.
Vincent ha un fratello, Vic Vega, ucciso da un colpo di pistola.