10 film grotteschi che dovresti vedere

10 film grotteschi che vi scuoteranno l'animo e la coscienza.

Condividi l'articolo

3) Eraserhead – (1977 – David Lynch)

10 film grotteschi

Eraserhead è un incubo ad occhi aperti. Lo spettatore che decide di guardare per la prima volta quest’opera, accetta implicitamente di seguire il bianconiglio nella sua tana e di lasciarsi trasportare nella follia più completa della mente umana. Henry è un sognatore, un uomo che scruta i particolari di una realtà troppo grigia e monotona per una persona come la sua, una dimensione in cui riversa le sue paure e le emozioni più recondite del suo animo. Ai suoi occhi tutto appare allucinato e grottesco, un’orrore senza fine che non è altro che un’allegoria del suo stato d’animo. Un’espressione del suo io, di quella sua indomabile parte che urla libertà, ma che ormai è incatenata dai doveri dell’essere padre. Henry è destinato ad omologarsi, ad essere uguale a tutti gli altri,a resettare la sua mente la sua personalità per sempre.

Eraserhead - la mente che cancella
Eraserhead – la mente che cancella

4) Valerie e la settimana delle meraviglie (1970 – Jaromil JireÅ¡)

LEGGI ANCHE:  The Beekeeper, la Recensione del film con Jason Statham
10 film grotteschi

Se Eraserhead di David Lynch rappresenta un’incubo ad occhi aperti, questa pellicola incarna invece il sogno e la fantasie di una tredicenne che si affaccia alla pubertà. Una pellicola tanto grottesca, quanto onirica che trascina lo spettatore in un teatro allegorico a cielo aperto che affonda le sue radici nelle ballate medievali, mentre si slancia verso il fantastico e le fiabe della buonanotte. Valerie è una ragazzina tormentata, angosciata da una lotta interna causata dalle prime pulsioni sessuali della sua età e dalla religione, che ogni giorno incombe sulla sua esistenza. Una bambina che vorrebbe semplicemente essere se stessa e rimanere spensierata, che finisce contro la sua volontà in universo fatto di scelte, di sacrificio e di maschere quasi grottesche. Un’opera difficile da capire, soprattutto per l’elevata presenza di allegorie al suo interno, come ad esempio quella del morso di vampiro, rappresentazione dell’ossessione e di qualunque cosa che ci incatena e ci consuma dall’interno contro la nostra volontà. Una fotografia colorata, una regia che sa sapientemente muovere la camera da presa ed una sceneggiatura elaborata, fanno di questa pellicola un capolavoro da contemplare avidamente.

LEGGI ANCHE:  Yellowjackets: la recensione della nuova serie con Christina Ricci
Valerie e la settimana delle meravigle
Valerie e la settimana delle meravigle